La Juve acquista Llorente per luglio, Berlusconi chiude all’arrivo di Kakà o Balotelli

Si sono inseguiti tanto quest’estate, tra dichiarazioni d’intesa, ammiccamenti, desideri reciproci di convolare a nozze. Ma poi il tutto è sfumato e il matrimonio annunciato tra Fernando Llorente e la Juventus non si è celebrato, ma in realtà è stato solo rinviato, perché c’è stato l’annuncio che la prossima stagione lo spagnolo vestirà la casacca bianconera. Gongolano i tifosi juventini che già in estate avevano individuato in lui il top player ideale per rinforzare l’attacco, al Rey Leòn è piaciuta subito l’idea di approdare alla corte di Conte ma l’Athletic Bilbao gliel’ha vietato e si è andati addirittura al braccio di ferro contrariando quei tifosi che l’avevano tanto incensato. Quest’anno si è visto che le sue motivazioni non erano quelle degli anni in cui ha incantato i tifosi, probabilmente la sua testa non era nelle condizioni ideale per esprimersi al meglio ed eccellere, così la Juventus è facile che non abbia mai mollato la sua pista e in questi giorni si è dedicata a sferrare l’attacco decisivo. Che è andato in porto e a fine stagione Llorente si presenterà a Torino con tanta voglia di dimostrare il suo valore anche nel campionato italiano che tanto l’affascina. L’attaccante di Pamplona è stato acquistato a parametro zero dalla società di corso Galileo Ferraris a cui si legherà per quattro anni, un azzardo per il club spagnolo che ha dilapidato un capitale decidendo di tenerlo con sé ancora per un anno non monetizzando dalla cessione del suo cartellino e ben sapendo che il suo rendimento non avrebbe mai toccato i suoi standard soliti. Sul fronte Milan, invece, il presidente Berlusconi ha chiuso all’arrivo di Kakà e Balotelli, accostati con frequenza al club di via Turati, dalle parole dell’ex premier i tifosi possono smettere di sognare l’arrivo di un giocatore che avrebbe alzato di molto il tasso qualitativo dell’organico. Il Cavaliere ha fatto capire che mancano le condizioni per l’ingaggio di giocatori così importanti e, quindi, l’atteso arrivo di un top player non sembra più cosa fattibile come appariva qualche giorno fa. Continua, dunque, la linea di austerity che già in estate ha portato al depauperamento della rosa, pare che si continui così fino a fine stagione per poi cercare di allestire, con operazioni intelligenti e che non richiedano un grande esborso economico, una squadra competitiva per ritornare temibili e credibili.

Maurizio Longhi

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