Il peschereccio 'Tramontana' in una foto pubblicata sul sito 'Vesselfinder', 23 luglio 2019. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ ++HO ? NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

La Libia rilascia il peschereccio Tramontana

Si è risolta felicemente nel giro di un giorno la vicenda del motopeschereccio Tramontana, sequestrato ieri nel primo pomeriggio da una motovedetta libica nelle acque del golfo della Sirte. “Il motopeschereccio Tramontana con il suo equipaggio al completo ha appena lasciato il porto di Misurata per fare rientro in Italia”, ha annunciato in serata Palazzo Chigi.

Secondo quanto si è appreso, il peschereccio, della flotta di Mazara del Vallo, era uscito in mare circa un mese fa con a bordo sette uomini – cinque mazaresi e due di origine tunisina – e il suo rientro era atteso per il periodo di Ferragosto.

Ieri si trovava al largo delle coste della Libia insieme a diverse altre imbarcazioni quando è stato abbordato dall’unità libica, a circa 60 miglia a est del porto di Misurata. Alcuni militari libici sono saliti a bordo per scortare l’imbarcazione fino al porto di Misurata, dove è stato posto in stato di “fermo amministrativo”, da forze fedeli al governo di Fayez al Sarraj.

  La Farnesina aveva ieri inizialmente riferito che “non sono ancora chiare le ragioni del sequestro, verosimilmente legate ad attività di pesca, in acque peraltro definite ad alto rischio e dunque sconsigliate da parte del Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture”.

 

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