La madre di Regeni: ‘Sul viso di Giulio ho visto il male del mondo’

I genitori del giovane ricercatore, ucciso al Cairo in circostanze che l’Egitto non ha ancora chiarito, hanno tenuto una conferenza stampa nella sala Nassiriyia. Conferenza convocata dal senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani e sono intervenuti anche l’avvocato Alessandra Ballerini e il portavoce di Amnesty international Italia, Riccardo Noury. L’unica cosa che la madre di Giulio Regeni ha riconosciuto di suo figlio nel volto sfigurato dalle torture, all’obitorio di Roma, è stato la punta del suo naso. Il volto di Giulio, dopo la morte, era ‘piccolo piccolo’, irriconoscibile: ‘Non avete idea del male che c’era su quel viso, che gli avevano fatto, ho visto il male del mondo. Quello che è successo a Giulio non è un caso isolato. Cos’è? Un caso di morbillo, di varicella? Forse erano le idee di Giulio?’. In merito all’incontro tra magistrati e investigatori, italiani e egiziani, che si terrà il prossimo 5 aprile la madre di Giulio ha aggiunto che sarà una giornata vuota e confidiamo in una risposta forte del nostro Governo: ‘Forte ma molto forte. E’ dal 25 gennaio che attendiamo una risposta su Giulio che stava passando un periodo molto felice della sua vita, sia dal punto di vista di vista personale che del lavoro’. Questo per ricordare a tutti che Giulio era andato in Egitto a fare ricerca ed era un ragazzo come tanti invece è morto sotto tortura. Non era un giornalista né una spia, ma un ragazzo contemporaneo che studiava. Anzi, un ragazzo del futuro. Avevamo dei contatti abbastanza sicuri, frequenti e anche, profondi, intimi, con nostro figlio che ci raccontava anche con chi aveva contatti al Cairo. Nessuna di queste informazioni lasciava capire, nemmeno lontanamente pensare, ad un lavoro fatto sottobanco con i servizi segreti. L’esame tossicologico sul cadavere di Giulio Regeni dimostra che era il ragazzo più pulito del mondo, ha detto l’avvocato della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini, commentando le voci secondo cui sarebbero stati trovati 15 grammi di marijuana vicino al suo corpo. La famiglia di Giulio Regeni, ha detto l’avvocato, sta per formalizzare la nomina di legali anche in Egitto: ‘Una piccola marcia indietro rispetto alla versione secondo cui Giulio Regeni sarebbe stato ammazzato da cinque persone, uccise dalle forze di sicurezza egiziana, c’è stata soltanto grazie alla mobilitazione del Paese’. L’ipotesi dell’attribuzione della morte di Giulio Regeni a ‘colpevoli qualsiasi’ era stata purtroppo prevista il 16 marzo scorso dai genitori, ha detto il senatore Manconi: ‘I colpevoli sarebbero tutti infallibilmente morti, tutti infallibilmente incapaci di dire una parola, e amavano travestirsi da poliziotti. La più cupa delle previsioni si era avverata, di fronte alle menzogne del ministero dell’Interno egiziano, con qualche tratto di oscenità contenuto in quella versione. Penso che si debba porre con urgenza la questione del richiamo in Italia del nostro ambasciatore in Egitto per consultazioni’. Manconi ha parlato anche della necessità di una revisione delle relazioni diplomatiche tra il nostro paese e l’Egitto: ‘C’è l’urgenza di atti concreti e della necessità di dichiarare delle relazioni diplomatiche tra il nostro paese e l’Egitto e c’è l’urgenza di atti concreti e della necessità di dichiarare l’Egitto come paese non sicuro da parte dell’unità di crisi della Farnesina.

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