La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina arriva in auto a palazzo Chigi per vertice di maggioranza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul dl scuola a Roma, 24 maggio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

La ministra Azzolina tra problematiche decennali e concorsi con 78mila docenti in ruolo

In audizione al Senato la ministra Azzolina è ritornata sulla scuola in questo periodo di pandemia: ‘Non abbiamo mai affermato che la didattica a distanza possa o debba sostituire quella in presenza. La configurazione concettuale e concreta di questo termine rappresenta una sfida e, allo stesso tempo, un’opportunità ed è complementare allo studio in classe’.

La ministra ha risposto anche alle critiche di Salvini e Renzi: ‘Non abbiamo mai abbandonato gli studenti e le studentesse. In questo periodo sono riemerse con forza alcune problematiche che ormai sono decennali in questo sistema. Siamo riusciti a fare interventi immediati, per reagire alla crisi, e che ora ci sollecitano ulteriori lavori con uno sguardo al futuro. Il nostro obiettivo  è quello di digitalizzare la scuola e vogliamo farlo in fretta. Abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro con un aumento importante rispetto ai 200 iniziali per potenziale la connettività delle scuole’.

A conclusione delle procedure concorsuali avviate dal Ministero, avremo garantito l’immissione in ruolo di 78 mila docenti. E’ un grande risultato, che ci consentirà di dare stabilità ad un gran numero di docenti e di garantire la continuità didattica dell’insegnamento per i nostri studenti.

Accolgo con favore la possibilità di svolgere test sierologici su tutto il personale scolastico, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Una misura da me caldeggiata che garantirebbe maggior sicurezza sul rientro a settembre e sulla quale sta lavorando il Ministero della salute, per definire modalità e tempistiche.

‘Auspico che non slitti l’inizio dell’anno scolastico perché di tempo ne abbiamo perso abbastanza, quindi spero che si mantenga la data del 14. Il problema delle scuole che devono chiudere per ospitare i seggi deve essere risolto una volta per tutte perché non è possibile perdere periodicamente giorni di lezione in alcune scuole. E’ necessaria una ricognizione degli spazi effettuata con un anticipo maggiore rispetto alle scadenze elettorali’, ha detto il presidente dell’Anp Antonello Giannelli.

A settembre è pronta a ripartire in presenza anche l’ Università con il ministro Manfredi che ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista ai microfoni di Rtl 102.5: ‘E’ stato aumentato il numero di posti disponibili, 1.500 in più rispetto allo scorso anno. Medicina e le professioni sanitarie hanno un numero limitato di docenti e di strutture sanitarie e abbiamo fatto il massimo. Sono stati aperti anche 10 nuovi corsi di laurea in Medicina in diverse zone italiane’.

La scuola e gli atenei sono pronti a ripartire per cercare di superare il momento difficile dovuto alla pandemia. Il cammino è sicuramente ostico, ma il Governo si è impegnato a trovare una soluzione con una ripresa nel rispetto delle norme anti-Covid.

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