La mostra “Suoni e Segni di Vaia” approda a Ischia

Prosegue il percorso di dialogo e confronto avviato dal Mets – Museo etnografico trentino San Michele anche al di fuori dei confini provinciali. Dopo le positive esperienze di Forlì e Roma, dal prossimo 10 ottobre l’installazione “Suoni e Segni di Vaia” sarà infatti ospitata presso Villa Arbusto, anche in questo caso con la collaborazione del fotografo e divulgatore Roberto Besana, nel comune di Lacco Ameno, sull’isola di Ischia.

“Vaia è stato un evento che ha stravolto il territorio, qualcosa che non conoscevamo e di cui forse ancora oggi non abbiamo piena consapevolezza – le parole del Presidente del METS Ezio Amistadi -. Un disastro che ha reso ancor più urgente la necessità riflettere ed interrogarsi rapporto che abbiamo con il territorio che abitiamo, cosa che l’installazione prova a fare tramite un’esperienza sensoriale sonora, immagini fotografiche e video, ponendo il pubblico a confronto con la natura”.

In questo percorso itinerante che sta conducendo la mostra in diverse località d’Italia, il messaggio e l’obiettivo sono sempre gli stessi: rendere i cittadini consapevoli delle proprie responsabilità riguardo la cura del territorio che abitano.

“Un evento calamitoso può verificarsi in montagna così come in pianura o in collina, e pertanto nessuno di noi può sentirsi distante o escluso dal rischio che possa accadere nel luogo in cui si vive – continua ancora Amistadi -. Come museo sentiamo quindi forte la responsabilità di veicolare cultura ma anche messaggi di consapevolezza soprattutto ai giovani, che in gran numero stiamo riuscendo a intercettare con queste iniziative, anche in sinergia con altre realtà del territorio”.

Una collaborazione con altre realtà territoriali che si concretizzerà venerdì 11 ottobre, quando dopo il convegno “Territorio: cura o possesso” condotto dallo stesso Amistadi, interverrà lo Scario della Magnifica Comunità di Fiemme, Mauro Gilmozzi.  Il tema attorno a cui intendiamo ragionare è quello della cura del territorio e di chi se ne debba fare carico – aggiunge ancora Amistadi -. Su questo fronte porteremo la preziosa testimonianza della Magnifica Comunità di Fiemme, che da mille anni amministra e gestisce il proprio patrimonio forestale”.

L’organizzazione dell’allestimento sull’isola è nato grazie alla collaborazione e all’amicizia del METS con il Circolo Georges Sadoul, che raccoglie l’eredità del noto divulgatore scientifico Pietro Greco, scomparso nel 2020.

Durante il periodo in cui la mostra resterà sull’isola, sono inoltre previsti momenti dedicati alle classi degli istituti dell’isola, le quali oltre a poter visitare l’installazione negli orari di apertura, lunedì 14 ottobre potranno prendere parte ad un virtual tour del METS di San Michele, durante il quale alcuni collaboratori del museo illustreranno i temi contenuti negli spazi espositivi.

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