Pare – almeno al momento – che il peggio del Covid sia passato. C’è comunque ancora molta aria di “lockdown” e, di conseguenza, un’aumentata tendenza ad avere quando è possibile gli incontri “faccia a faccia” con lo smartphone: una procedura che rende complicato prendere appunti e, alla lunga, fa stancare tremendamente il braccio che regge l’apparecchio…
Il design è spesso focalizzato sulle “maxi-soluzioni”, se non altro perché è una professione con un indubbio e necessario lato economico. Brutalmente, la piccola risposta a un piccolo problema – una che non costa niente – a volte non rientra nelle priorità perché non “rende”. Il transport designer inglese Paul Priestman – responsabile degli interni del primo Airbus 380 – si era stufato del dolente “phone arm” mentre partecipava alle videoconferenze informali e ha elaborato una soluzione efficace, elegante (almeno intellettualmente) e a costo zero. Si basa su una piccola modifica a un comune contenitore porta uova. La procedura è probabilmente già intuibile guardando l’immagine qui sopra. Priestman ha comunque postato un video YouTube – qui – in cui dimostra e commenta la lavorazione. Esiste, proprio volendo, anche una versione che permette di ricaricare il cellulare mentre è in uso sul supporto. Richiede però due cartoni… |
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