MILANO. Ci saranno anche cecchini e metal detector a vigilare sulla sicurezza della Prima del Teatro alla Scala, ma dai vertici istituzionali viene lanciato all’unisono il messaggio di ‘stare tranquilli’. E’ questo il clima al tradizionale appuntamento di Sant’Ambrogio, turbato quest’anno dall’allarme terroristico dopo i tragici fatti di Parigi e gli ‘alert’ d’oltreoceano sul teatro scaligero come uno dei possibili obbiettivi di un eventuale attentato. I vertici delle forze dell’ordine garantiscono elevati livelli di sicurezza attiva e passiva, affidati i primi ai numerosi agenti e militari dispiegati in città, circa 6-700, tra cui reparti di ‘tiratori scelti’ dislocati intorno a piazza della Scala, e i secondi a telecamere e metal detector, questi ultimi due la vera novità di quest’anno. Sì, la vera differenza con gli altri anni e che quest’anno verranno controllati tutti i partecipanti all’evento, durante l’ingresso, racconta un dirigente di pubblica sicurezza, mentre altri provvedimenti, come i tiratori scelti e il dispiegamento di uomini e mezzi intorno alla Scala, sono gli stessi dell’anno scorso. Molte le strade intorno al teatro che saranno interdette al traffico, ma le auto blu che trasportano gli invitati verranno controllate solo a campione, senza essere perquisite, anche se magari ai varchi vi saranno, a differenza degli anni scorsi, uomini con mitra e giubbotto antiproiettile. Sul fronte dell’ordine pubblico, all’esterno della Scala manifesteranno come ogni anno Cub e centri sociali, tenuti a debita distanza da transenne e ‘spazi di rispetto’ che saranno più o meno gli stessi di quelli delle scorse edizioni, anche tenendo conto del fatto che all’assenza del Capo dello Stato si dovrebbe sommare quella del premier Renzi.
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