La “prima” di Monti all’Onu: crisi finanziaria e governante europea tra i temi del suo discorso

E’ il giorno del debutto per  il presidente del Consiglio italiano, che oggi parlerà  all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di  New York. La crisi finanziaria internazionale e il ruolo dell’Italia per una nuova governance europea saranno tra i temi chiave del discorso del premier. L’intervento di Monti è previsto per 13:15 (le 19:15 in Italia). Il presidente del Consiglio farà un accenno  anche alle  primavere arabe e all’impegno della politica verso il Mediterraneo, alla lotta al terrorismo e al crimine organizzato. all’impegno italiano per il peacekeeping, per sviluppo sostenibile e per la  sicurezza alimentare.

Monti: “Non mi candido”, E da New York, Monti ha confermato per l’ennesima volta, che non correrà alle prossime elezioni politiche. “ Non mi candiderò  perche’ non ne ho bisogno visto che il presidente della Repubblica mi ha nominato senatore a vita”, ha detto alla Cnn, intervistato da Christian Amanpour. “Penso che in Italia sia importante che riprenda la vita politica con maggiore senso di responsabilità  e maturità”. “Non so se Berlusconi si candidera”, ha aggiunto poi il premier che poi ha sottolineato come una tale possibilità sia comunque “tra i diritti del Cavaliere”. Monti ha ricordato che il Pdl e’ una delle forze politiche che sostiene il suo Governo. Di fronte alle “dolorose riforme” imposte dal governo in questi mesi, ha poi detto il premier passando ai temi economici, gli italiani hanno mostrato un alto senso di responsabilità”. Riprendendo poi un’espressione utilizzata da Obama, nel suo discorso all’Assemblea, ha sottolineato come le riforme dolorose che il presidente Usa auspicava parlando del mondo arabo, fossero necessarie anche per il nostro Paese”.  “Ma sono felice di dire che, ha ribadito Monti, anche se il popolo italiano è  stata sottoposto, da parte del governo che guido, a una richiesta senza precedenti di sacrifici, di disciplina, a una richiesta di eliminare privilegi e rendite, finora si è comportato in modo molto responsabile, come se capisca esattamente che questo riguarda le prospettive del suo futuro e dei loro figli”. Il premier ha poi confermato quanto già sottolineato in diverse occasioni: l’Italia non farà  ricorso a misure di salvataggio per superare la crisi e comunque, qualora fosse necessario, questo non rappresenterebbe una cessione di sovranità. “Credo che non avremo bisogno di fare ricorso ai meccanismi di salvataggio messi in piedi in Europa; ma se ci fossimo costretti, credo che avverrà in modo tale che non sarà una cessione di sovranità, come avvenuto in Grecia, Irlanda e Portogallo. Credo in sostanza che l’Italia continuerà a comportarsi responsabilmente, di più di quanto gli sia riconosciuto a livello internazionale”. Poi ha menzionato Berlino, la cui  leadership e’ preziosa soprattutto quando spiega alla propria opinione pubblica “le responsabilità legate alla guida dell’Europa”, ha sottolineato.  Il premier ha chiuso l’intervista con l’auspicio che la guida dei 27 Paesi dell’Ue sia “collettiva”,  anche se “è evidenteovviamente -ha aggiunto-  che ci sono alcuni più potenti di altri, come la Germania. E la leadership della Germania è ben accolta soprattutto quando talvolta i leader tedeschi sono in grado di spiegare all’opinione pubblica interna le responsabilità legate alla guida dell’Europa”. 

 

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