La Rai blocca i trattori a Sanremo 2024, la protesta non salirà sul palco. Meloni: ‘Noi con gli agricoltori prima della protesta di piazza’

La sensazione è che la protesta degli agricoltori, uniti dietro al simbolo dei trattori, si sia fermata sul più bello. I rappresentanti dei manifestanti non saliranno sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo 2024, ma venerdì 9 febbraio Amadeus leggerà il comunicato stampa. Durante la conferenza stampa di ieri, giovedì 8 febbraio  è stata letta una nota dell’azienda. Di fatto, nessuno degli agricoltori salirà sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo 2024, ma Amadeus leggerà un comunicato: ‘Le istanze degli agricoltori troveranno voce all’Ariston nonostante l’estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni. Nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco. Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo’. Nel frattempo, i sette trattori arrivati all’alba a Sanremo, provenienti da Melegnano, dopo essersi fermati vicino al mercato dei fiori sono partiti scortati dalla polizia in direzione del centro. I trattori hanno raggiunto la passeggiata Trento Trieste dove si trova la mucca Ercolina con la vitellina Giulia, avvicinandosi così al Teatro Ariston e agli allevatori.

I trattoristi, prima della conferenza della stampa, nel frattempo avevano dichiarato che ‘se noi non possiamo salire sul palco, Amadeus e Fiorello vengano a fare un giro in trattore con noi’.

‘La Prefettura dovrà poi capire chi siano i rappresentanti degli agricoltori che firmeranno il comunicato’, è stato riferito in sala stampa dalla Rai.

La protesta degli agricoltori oltre che alla Rai irrompe anche nella visita della premier Giorgia Meloni in Abruzzo per la firma del patto di Coesione con la Regione governata da Marco Marsilio, che andrà al voto tra meno di un mese.

Ma è la protesta dei trattori ad animare L’Aquila, nell’attesa dell’arrivo del premier. Che non si sottrae al confronto e rilancia.  “Prima che si scendesse in piazza, questo governo ha difeso il comparto agricolo da scelte che rischiavano di essere troppo ideologiche e perseguire la transizione ecologica con una desertificazione”. Anche il popolo dei trattori vuole parlare con la premier, vuole essere ascoltato dall’esecutivo. Dino Rossi, del Cospo Abruzzo, approfitta della presenza di Meloni per raggiungere lo staff del premier e consegnare al capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano, e al vicesegretario generale Marco Villanin un documento con le richieste alla base della rivolta i questi giorni. “Chiedono un tavolo rappresentativo – spiega Villani – ho ricordato la posizione del governo, da sempre vicina a questi temi. Ascolteremo le loro richieste, tentando di dare una mano”.

Il Pd, da parte sua,  soffia sul fuoco delle proteste degli agricoltori e prende malissimo la demolizione punto per punto della sua propaganda. Parliamo  del botta e risposta che ci  sono stati tra il deputato dem Marco Furfaro e il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, che ha annunciato querela dopo essere stato attaccato dal collega in modo scomposto per una battuta. Foti ha invitato il Pd a «salire sui trattori, così almeno qualcuno nella vita sua avrebbe dimostrato di lavorare per un’ora…». Soprattutto, però, ha smontato gli argomenti con cui i dem cercano di spostare dall’Ue sul governo la responsabilità delle condizioni in cui versa il mondo agricolo.

“Non è con l’Ue che dovete prendervela, ma con Meloni”, è in sintesi il reiterato messaggio – ma si direbbe quasi appello – dei dem agli agricoltori, con tanto di invito, arrivato ieri proprio da Furfaro, a “manifestare a Palazzo Chigi, non a Sanremo”. Un innalzamento dell’asticella che guarda caso coincide con l’importante risultato ottenuto in Europa sui pesticidi sia dal mondo agricolo sia dal governo, che per la modifica di quelle regole si batte da ben prima che i trattori invadessero le strade. “Chi protesta ha delle ragioni di fondo perché le euro-follie di questi anni oggi esplodono come era logico che esplodessero”, ha detto Foti rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un evento e ricordando che anche Conte, un altro che prova a cavalcare le proteste, quelle “euro-follie” non le ha “mai contestate”.

“Quando si vuole riempire di burocrazia e divieti un mondo fatto di persone che lavorano da mattina a sera, la reazione c’è”, ha proseguito il presidente dei deputati di FdI, ricordando che “per quanto riguarda le misure italiane, noi siamo l’unico paese Ue ad aver confermato gli sgravi fiscali rispetto al gasolio, con un intervento che costa un miliardo di euro, a differenza di Francia e Germania che non l’hanno fatto”. Quanto all’Irpef agricola, tanto cavalcata dall’opposizione, Foti ha ricordato che “è una misura che è stata assunta per una questione di equilibrio di bilancio che andava ritrovato. Si può dire che per il 2024 non produce effetti, perché la proroga valeva fino al 2023. Se, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, si troveranno risorse adeguate si potrà valutare di intervenire anche su quello”.

L’esponente di FdI  spiega che, a differenza da quanto sostenuto da alcuni giornali, non c’è alcuna preoccupazione per una eventuale presenza dei Trattori a Sanremo: “Se si vuole dare voce alle proteste è giusto che possano esprimersi, l’importante è che si dicano le cose correttamente. La scelta è di chi ha la responsabilità del programma, non intervengo sui compiti altrui. Anche per evitare che si dica che noi vogliamo delle censure preventive. C’è un direttore artistico, che fa le sue scelte”. È stato in questo contesto che Foti, rispondendo a una domanda sulla chiamata del Pd ai Trattori sotto Palazzo Chigi, si è concesso quella frecciata: “Consiglierei al Pd di salire sui trattori, almeno qualcuno nella vita sua avrebbe dimostrato di lavorare almeno un’ora…”.

Sulla presenza a Sanremo,   Alessandra Oldoni, giovane agricoltore di Bergamo, Giulia Goglio (Lodi), Davide Pedrotti (Brescia), Fabio Pizzaris (Cagliari) affermano: ‘Porteremo al Festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche e per illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori’. Hanno già un motto: ‘Solo con un’agricoltura viva c’è vita, sicurezza e sovranità alimentare, rispetto dell’ambiente e futuro. Se si ferma l’agricoltura crolla tutto’.

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