Non è più “il tempo delle parole, ma il tempo dell’azione” per affrontare la minaccia dei cambiamenti climatici.
Lo afferma la regina Elisabetta, 95 anni, rivolgendosi ai leader della Cop26 di Glasgow in un videomessaggio.
Costretta dai medici al riposo e a rinunciare a presenziare all’appuntamento scozzese, la sovrana si è mostrata in discreta forma. Ha invitato i leader a “elevarsi oltre la politica spicciola” e dar prova di qualità da “veri statisti” per dare un futuro “più sicuro e stabile” al pianeta. “Nessuno vive per sempre”, ha ricordato, ma occorre pensare “ai figli, ai nipoti”, alle generazioni che verranno.
Elisabetta II, vestita di verde chiaro nel video registrato venerdì scorso per l’occasione dal castello di Windsor, ha quindi incoraggiato le nazioni e i loro leader a fare fronte comune contro un’emergenza che è globale.
“La storia – ha detto – ci ha mostrato che quando le nazioni si uniscono in una causa comune ogni speranza è permessa”.
“Lavorando fianco a fianco, abbiamo la capacità di risolvere i problemi più insormontabili e di trionfare sulle più grandi avversità”, ha insistito, non senza rivolgere un augurio finale ai partecipanti alla conferenza Onu sul clima di Glasgow, promossa sotto la presidenza britannica e in partnership con l’Italia, di “buona fortuna” per l’esito dei lavori di questi giorni.