La Russa contestato da poliziotti: “Vergogna, parassiti”

“Vergogna, vergogna!”. “Parassiti, parassiti!”. Oggi, davanti a Montecitorio, a protestare non ci sono i lavoratori dei Cobas ma i poliziotti iscritti a diverse organizzazioni sindacali. Quando è arrivato il ministro della Difesa Ignazio La Russa davanti all’ingresso principale del Palazzo della Camera, dove sono assiepati un centinaio di poliziotti, sono partiti gli slogan contro la manovra e il governo Berlusconi. Gli agenti della polizia di Stato hanno protestato “denunciare pubblicamente la mancata attenzione del governo nei confronti dei loro diritti e del diritto alla sicurezza dei Cittadini”. A promuoverla i sindacati Siap, Silp-cgil, Coisp e Anfp, per “manifestare il dissenso dei poliziotti nei riguardi di un governo che con quest’ultima manovra finanziaria ha saputo prevedere ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del Paese piuttosto che investimenti e che ha oltremodo offeso la specificità del loro lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico ma tutt’altro”.

Il ministro La Russa è stato colto un po’ di sorpresa da questa protesta perché non si aspettava che servitori dello Stato, sempre in rima linea per difendere la sicurezza di tutti, potessero manifestare contro la manovra.“Sappiate che non c’è indifferenza, si fa e si farà tutto ciò che sarà possibile. E io ci metto sempre la faccia, in prima persona”, ha detto La Russa ad alcuni manifestanti. Ma subito ha avanzato dubbi su chi contestava in prima fila, “secondo me non erano veri poliziotti”.

 

 

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