La Russa contro Amadeus a Sanremo 2024 su ostaggi Hamas e foibe

E’ stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico”. Lo dice il presidente del Senato Ignazio La Russa criticando Amadeus per quanto avvenuto a Sanremo 2024 sulla questione Israele-Hamas e sulle foibe.

La seconda carica dello Stato critica Amadeus per la gestione dell’episodio: “Non è obbligatorio per il Festival occuparsi di tutto ma se ti occupi di politica internazionale lo fai in maniera equilibrata. Io dico che il festival o non entrava su quel tema, e comunque non può affidarlo a un cantante che dice una frase a senso unico, o almeno doveva citare gli ostaggi israeliani’, così il presidente del Senato Ignazio La Russa commenta ai microfoni di Un Giorno da pecora su Rai Radio 1 l’appello contro il genocidio dei palestinesi lanciato da Ghali sul palco del Festival di Sanremo 2024.

L’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, ha attaccato il Festival di Sanremo per l’appello sullo “Stop al genocidio” a Gaza lanciato da Ghali.

‘Ghali o chiunque altro, aggiunge, a casa sua può fare quello che vuole, può anche dirlo dal palco ma è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas’.

Critiche di La Russa ad Amadeus anche per il ricordo delle foibe: ‘Per fortuna Amadeus si è ricordato delle foibe, anche se per carità, secondo Amadeus il maresciallo Tito non si sa che ideologia avesse’, ben evidenziato   il fatto che il conduttore del Festival non abbia fatto riferimento al comunismo: ‘Doveva dire ‘comunisti’ e non si offendono neanche più loro. Ci sono i comunisti e sono quelli che si sono lamentati perché si ricordavano le foibe’.

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