L’Epifania tutte le feste porta via. Questo è uno dei detti che riguardano il 6 gennaio, l’ultimo giorno del periodo natalizio. Ma qual è la storia della Befana? Difficile dire da dove provengono le origini della donna che sulla scopa poco dopo la mezzanotte del sesto giorno del primo mese dell’anno porta i regali, ai bambini buoni, e il carbone, a quelli cattivi.
L’origine del nome della Befana molto probabilmente risale a un insieme di riti propiziatori pagani risalenti più o meno al decimo secolo a.C. Da questo momento in poi la storia dell’Epifania ha avuto tati cambiamenti. L’ultimo risale durante il periodo fascista, quando Mussolini aveva deciso in questo giorno di distribuire regali ai bambini meno abbienti. La befana, nell’idea comune, è una signora che a bordo della scopa porta i regali ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Ma nel suo sacco, secondo la tradizione, è presente anche del carbone per i più piccoli che non sono stati ‘cattivi’. Un giorno importante anche per quanto riguarda il calendario liturgico visto che termina il periodo natalizio e comincia quello ordinario.
La Befana non è una bella donna. Anzi si tratta di una vecchia donna piena degli acciacchi di età e soprattutto coperta per il freddo di questo periodo e con pochi denti. Un aspetto dovuto alla raffigurazione simbolica dell’anno vecchio che ormai viene messo definitivamente alle spalle con le persone che proiettano al nuovo anno. Il viaggio in scopa viene fatto con i regali e il carbone che sono presenti nel sacco che la ‘nonnina’ porta con sé per avverare i desideri dei bambini.