La Svezia al voto: ‘Destra al 17,7% Socialdem 28,3%’

Domenica 9 settembre 7,3 milioni di svedesi sono stati chiamati alle urne per le elezioni legislative.

I seggi sono rimasti aperti dalle 8 alle 20.

Secondo gli exit poll forniti dai media locali, il Partito socialdemocratico è in testa con un consenso tra il 25,4 e il 26,2 per cento. Ma si tratta del peggiore dato  per il partito dal 1908, con oltre cinque punti di calo rispetto al 2014.

Per il secondo posto è testa a testa tra l’estrema destra anti-immigrati ed euroscettica dei Democratici svedesi, data tra il 16,3 e il 19,2 per cento, e i moderati di centrodestra tra il 17,8 e il 18,4 per cento.

Guadagnano consensi gli ex comunisti di Sinistra che arriverebbero al 9,8 per cento, quasi raddoppiando i loro voti.

A livello di coalizione, i socialdemocratici e i loro due alleati, Verdi e Sinistra, sarebbero attorno al 39,4 per cento, a pari con la coalizione di centrodestra guidata dai Moderati. Finora, però, nessun partito si è detto disposto a collaborare con l’estrema destra, che quindi dovrebbe restare fuori dai giochi.

L’estrema destra, quindi, cresce ma non sfonda, calano i socialdemocratici e il governo diventa un rebus.  ‘Anche la Svezia sceglie il cambiamento’, twitta Salvini sugli exit poll, contestando che ‘tutta la stampa italiana parli di ‘estrema destra’ per definire chi vuole controllare l’immigrazione’.

Il voto sancirà il partito che prenderà il posto dell’attuale coalizione formata da Socialdemocratici e Verdi e guidata da Stefan Löfven, in carica dal 2014.

Secondo gli ultimi sondaggi, il partito di centrosinistra del premier continuerà ad essere il più votato della Svezia, come avviene ormai da più di un secolo.

Ma tanto i partiti di centrosinistra quanto quelli del centrodestra si troveranno ad affrontare un terzo contendente alle prossime elezioni.

Il leader del partito populista e anti-immigrati Svedesi Democratici Jimmie Akesson ha parlato ai suoi sostenitori: ‘Abbiamo aumentato i nostri seggi in parlamento e faremo in modo di aver un enorme peso su ciò che accadrà in Svezia nelle prossime settimane, mesi ed anni’, ha affermato, secondo quanto riporta il Guardian. Ha aggiunto di essere disposto a parlare con tutti i partiti e ha detto al leader del centro destra Ulf Kristersson di scegliere se stare con gli Svedesi Democratici o con i socialdemocratici.

Alcuni elettori e giornalisti sono stati aggrediti in diversi seggi elettorali in tutta la Svezia da un gruppo di neonazisti svedesi. Lo riporta il quotidiano Svenska Dagbladet. Membri del ‘Movimento della Resistenza nordica’, questo il nome della formazione di estrema destra, hanno fatto irruzione durante le operazioni di voto a Boden, Ludvika e Kungalv creando panico tra le persone che erano in coda. Secondo il quotidiano inoltre un altro gruppo di estrema destra, ‘Alternativa per la Svezia’, ha infranto la regola del silenzio elettorale pubblicando su Twitter diversi messaggi dopo l’apertura delle urne. Il tabloid Expressen ha invece riportato la testimonianza di Emilia Orpana, del partito di estrema-destra Svedesi Democratici, che ha denunciato di essere stata minacciata da due giovani al grido di ‘maledetta razzista’.

Il 38% degli svedesi si è detto indeciso fino all’ultimo su chi votare alle elezioni.   Lo rivela un sondaggio della tv di stato, STV, 38%. Nel 2014 la percentuale di persone che decise per chi votare il giorno stesso delle elezioni fu del 33%. Un altro sondaggio rivela che il 41% degli svedesi ha cambiato partito dalle ultime elezioni nel 2014.

 Salsicce gratis ai primi 1.000 elettori. Le ha regalate il candidato dei cristiano-democratici svedesi a Sjobo, città nella Svezia meridionale. Lars Lundberg, che ha persino attaccato una sua fotografia su ogni salsiccia donata, si è detto ‘ottimista’ rispetto alla vittoria dell’alleanza di centrodestra che, oltre al suo partito comprende il Partito di centro e i Liberali. Parlando con l’inviato del Guardian ha anche detto di non temere l’eventualità che lo schieramento di estrema destra degli Svedesi Democratici possano entrare a far parte della coalizione. “Il 25% degli svedesi vota per loro e se loro vogliano sostenere un governo che attua politiche normali va bene”, ha detto. “Meglio averli all’interno dello steccato che fuori”.

 

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