La Thyssenkrupp-Berco non raggiunge l’accordo: 661 licenziamenti

Fumata nera per l’accordo Thyssenkrupp-Berco e i sindacati. L’azienda è ancorata alle proprie decisioni e così ha respinto ogni proposta di mediazione del Giovannini, ha confermato i 611 esuberi e la chiusura dello stabilimento di Busano Canavese, a Torino. Quindi è l’ennesimo caso di licenziamento in un periodo di crisi economica per qualsiasi cittadino, dai lavoratori ai professionisti. Il mancato accordo tra l’azienda guidata dall’ad Lucia Morselli, controllata dalla tedesca ThyssenKrupp e i sindacati metalmeccanici, si è registrato nella sede del ministero del Lavoro a Roma, dove le parti avevano iniziato ad incontrarsi dal pomeriggiodi ieri. Duro Guglielmo Gambardella, coordinatore di settore per la siderurgia della Uilm-Uil nazionale: “La Berco si è assunta la responsabilità di mettere a rischio non solo il futuro dei 611 lavoratori per cui aveva avviato le procedure di mobilità, ma la sopravvivenza dell’intero gruppo siderurgico”. La Uilm sottolinea che di fatto l’azienda sia nei giorni precedenti, che nelle ore del rush finale non è mai arretrata rispetto alla decisione di tagliare i suoi 611 addetti, chiudere la fabbrica di Busano Canavese in Piemonte e azzerare per due anni la contrattazione. “L’azienda che ha il suo principale sito a Copparo in provincia di Ferrara- spiega Gambardella in una nota – non ha accolto l’ipotesi d’accordo proposto ufficialmente dal ministero del Lavoro e per tutta la durata del negoziato è rimasta rigida sulle proprie posizioni fingendo di voler fare un vero negoziato. Berco ha, invece, puntato solo praticare licenziamenti, una condizione inaccettabile per i sindacati e le Istituzioni presenti al tavolo”.

 

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