La Vedova Allegra in forma di concerto, fino al 12 Agosto al Circo Massimo di Roma

Al Circo Massimo di Roma, una location che in altri anni sarebbe stata insolita per il teatro
dell’Opera, il capolavoro di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, dalla
commedia Die lustige Witwe di Henri Meilhac, ha riempito l’aria di note inducendo a
festeggiare e ballare.
L’operetta è un intreccio di intrighi, amori, gelosie e denaro accompagnato da musiche
briose e valzer che richiamano la Parigi dello
Chez Maxime
di inizio secolo. Purtroppo le
misure di distanziamento sociale colpiscono pesantemente anche la rappresentazione che nel
ballo e nella interazione amorosa avrebbe basato, in tempi normali, gran parte della
narrazione drammaturgica. La rappresentazione diretta da Stefano Montanari è eseguita in
forma di concerto ed in lingua originale.
Il gigantesco palco offre ampio respiro all’orchestra e al coro, ma per i cantanti lo spazio è
poco. Nessun vezzo sul palco, solo le sedie per i musicisti e per gli artisti del coro e al color
nero dei loro abiti fanno contrasto i costumi di scena di Hanna e Valencienne.
Questo
artificio rende dinamica la scena che è obbligatoriamente schiacciata in prima linea davanti
ad un golfo mistico emerso.
Nonostante le difficoltà dettate dalle imposizioni anti covid, la musica la fa da padrona, le
arie si susseguono e i cantanti si avvicendano sul palco. Nei ruoli di Hanna Glawari e Danilo
Danilowitsch cantano rispettivamente Nadja Mchantaf e Markus Werba. Danilo e Hanna
duettano senza toccarsi né avvicinarsi e l’amore di Camille e Valencienne è censurato dal
non potersi nemmeno tenere per mano, ma la vedova è veramente allegra e balla il can-can
mentre sostiene le note illuminata da abiti lucidi e colorati.
Non si può non fare un accenno al progetto visivo, a cura di “Fabbrica” Young Artist
Program dell’Opera di Roma, che fa da scenario allo spettacolo. Le immagini,
principalmente sequenze degli anni ‘50 in cui il ballo era parte del cinema, del teatro e delle
arti in genere, accompagnano l’immaginazione e nelle parti esclusivamente musicali
inducono a fantasticare di splendide feste e balli senza fine. Il grande schermo sul fondo del
palco offre un concreto complemento alla musica, sopperisce all’assenza delle scene e in
alcuni momenti evoca baci e gesti che avremmo trovato ovvi fino a febbraio scorso, ma che
al momento ci sono negati.
Ultima recita mercoledì 12 agosto, da non perdere!
Stagione 2019/2020
La vedova allegra
, Die lustige Witwe
Musica
Franz Lehár
. Operetta in tre atti. Testo di Victor Léon e Leo Stein
OPERA IN FORMA DI CONCERTO. Durata: 2 h circa con 1 intervallo
DIRETTORE
Stefano Montanari
. MAESTRO DEL CORO
Roberto Gabbiani
.
PROGETTO
VISIVO
Giulia Randazzo*
e
Giulia Bellè*
PERSONAGGI E INTERPRETI: BARON MIRKO ZETA
Andrea Concetti
|
VALENCIENNE
Hasmik Torosyan
|
HANNA GLAWARI
Nadja Mchantaf |
GRAF
DANILO DANILOWITSCH
Markus Werba
|
CAMILLE DE ROSSILLON
Juan Francisco
Gatell
|
RAOUL DE ST. BRIOCHE
Marcello Nardis
|
VICOMTE CASCADA
Simon
Schnorr
|
BOGDANOWITSCH
Roberto Accurso
|
SYLVIANE
Marianna Mappa*
|
KROMOW
Roberto Maietta
|
OLGA
Angela Schisano*
|
PRASKOWIA
Sara Rocchi**
|
PRITSCHITSCH
Alessio Verna
|
GRISETTES
Agnieszka Jadwiga Grochala*
/
Michela
Nardella
5, 7, 12 agosto,
Emanuela Luchetti
,
Claudia Farneti
,
Stefania Rosai
,
Silvia Pasini
,
Marzia Zanonzini.
*dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma | **diplomato
“Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
in lingua originale con sovratitoli in italiano e inglese
ph. Yasuko Kageyama/TOR
Loredana Margheriti

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