Sabato 30 novembre (ore 21), presso il Teatro Galli di Rimini, si svolgerà uno degli ultimi appuntamenti della Sagra Musicale Malatestiana 2024: la conferenza-concerto La voce del tenore, che vedrà impegnato il tenore Danilo Formaggia accompagnato dalla pianista Catia Capua e affiancato dal musicologo Paolo Patrizi, in qualità di conduttore della serata nonché d’ideatore del format dello spettacolo.
Si tratterà di una cavalcata attraverso i grandi archetipi tenorili in tutte le epoche e a tutte le latitudini, dal Sette al Novecento, dall’opera italiana a quella francese, tedesca e russa: un’ampia panoramica, non solo musicologica ma anche storica e di costume, per capire cosa ha rappresentato questo tipo di voce nella storia e nell’immaginario collettivo. In tutto otto brani, tratti rispettivamente da Idomeneo di Mozart, L’elisir d’amore di Donizetti, Lohengrin di Wagner, Macbeth di Verdi, Werther di Massenet, Evgenij Onegin di Cajkovskij, L’arlesiana di Cilea e La Juive di Halévy, tutti cantati nelle rispettive lingue originali: un eclettico tour de force, che porterà lo spettatore nei più variegati meandri della tenorilità e del suo mito.
Il tenore Danilo Formaggia ha studiato canto e pianoforte, perfezionandosi con Alfredo Kraus e Magda Olivero. Dopo il debutto nel 1996 ha avviato una carriera internazionale che l’ha portato alla Scala e al Maggio Musicale Fiorentino, all’Opera di Roma e al Festival della Valle d’Itria, all’Opernhaus di Lipsia e al Festival Rossini in Wildbad, all’Opera di Montecarlo e al Festival de Radio France di Montpellier. Ha lavorato con direttori come Claudio Abbado, Sir Colin Davis, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti e con registi come Franco Zeffirelli, Graham Vick, Robert Carsen, Denis Krief. Il suo repertorio spazia dal Settecento di Mozart e Paisiello all’opera contemporanea (ha preso parte a prime assolute di Marco Betta, Marco Tutino, Fabio Vacchi, Luca Lombardi), passando per il grande repertorio ottocentesco: mantenendo una particolare attenzione per i titoli più rari e meno frequentati.
La pianista Catia Capua si è diplomata presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, sotto la guida di Rodolfo Caporali, e ha conseguito la laurea in discipline musicali concludendo il biennio di specializzazione in “Accompagnatore e collaboratore al pianoforte”. È impegnata in un’attività concertistica che l’ha portata a esibirsi nelle rassegne d’importanti istituzioni musicali (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ravello Festival, Estate Musicale Frentana di Lanciano, Festival Internazionale di Tagliacozzo) e si è esibita a fianco di prestigiosi solisti in sale da concerto internazionali (Sala del Consolato Italiano di Parigi, Palazzo Primatiale di Bratislava, Sala Soudasiri Sobha di Bangkok, Cultural Centre di Chicago). Con il violoncellista Matteo Scarpelli è ideatrice del progetto Age&Scarpelli Suite, dedicato alla rielaborazione da camera delle colonne sonore dei film dei due grandi sceneggiatori.
Paolo Patrizi, critico e saggista musicale, ha collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e varie riviste specializzate italiane e straniere, partecipa a iniziative didattiche volte ad avvicinare le scuole al teatro d’opera, coordina progetti interculturali tra opera lirica e altre discipline. La sua attività editoriale si è mossa soprattutto nel settore della saggistica letteraria e per Elliot Edizioni ha riproposto, prefato e annotato vari romanzi a soggetto operistico. Attento a trasportare la lirica anche sul campo della fiction, come autore di teatro ha realizzato la commedia Ombra mai fu (Roma, 2016), sul tema dell’estinzione dei castrati nell’Ottocento, e il “cabaret goethiano” Wertherfieber (Roma, 2018), mentre come narratore ha scritto il romanzo “giallo operistico” Re Lear si diverte (Raffaelli editore, 1921).
Sagra musicale Malatestiana 2024
LA VOCE DEL TENORE
Concerto/conferenza
Danilo Formaggia, tenore
Catia Capua, pianoforte
Paolo Patrizi, relatore
Programma:
Il primo tenore moderno: Idomeneo | W. A. Mozart, Idomeneo, “Fuor del mar”
Quando il tenore è un tenore comico: Nemorino | G. Donizetti, L’elisir d’amore, “Una furtiva lagrima”
Il tenore romantico tedesco: Lohengrin | R. Wagner, Lohengrin, “Nun sei bedankt, mein lieber Schwan”
Con Verdi anche un personaggio secondario è un grande tenore: Macduff | G. Verdi, Macbeth, “Ah! La paterna mano”
Quando il tenore è un grande personaggio letterario: Werther | J. Massenet, Werther, “Pourquoi me réveiller”
Il tenore russo: Lenskij | P. I. Čajkovskij, Eugenio Onegin, “Kuda, kuda, vi udalilis”
Il tenore perdente: Federico | F. Cilea, L’arlesiana, “È la solita storia del pastore”
Il tenore anziano: Eléazar | J. F. Halévy, La Juive, “Rachel quand du Seigneur”
Rimini, Teatro Galli, 30 novembre 2024
www.sagramusicalemalatestiana.it