L’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi  crea polemiche e contestazioni. Il sindaco Sala presenta un ricorso

La scelta del ministero dei Trasporti di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ha sollevato un polverone di polemiche e contestazioni. Questa decisione, presa in tempi accelerati e senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali o della SEA, la società che gestisce l’aeroporto, ha suscitato non poco stupore e malcontento tra i comuni dell’area circostante. Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, ha definito l’atto come “grottesco e inutilmente divisivo“, sottolineando la mancanza di una consultazione adeguata con le parti interessate.

In risposta a questa decisione unilateralmente presa dal governo centrale, la giunta comunale di Milano, guidata dal sindaco Beppe Sala e appartenente al centrosinistra, ha approvato una delibera per presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro l’intitolazione dell’aeroporto a Berlusconi. Questa mossa rappresenta un chiaro segnale di dissenso da parte della città metropolitana nei confronti delle modalità con cui è stata gestita l’intitolazione. Il sindaco Sala ha espresso incertezza riguardo alle tempistiche per il deposito del ricorso ma si prevede che possa avvenire già nella settimana successiva all’approvazione della delibera.

La battaglia legale intrapresa dalla città di Milano non si presenta isolata. Altri comuni situati nell’area immediatamente adiacente all’aeroporto hanno manifestato la loro intenzione di partecipare al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto a Silvio Berlusconi. Questa solidarietà tra le amministrazioni locali evidenzia una forte opposizione collettiva alla decisione presa dal ministero dei Trasporti, ritenuta non solo precipitosa ma anche priva della necessaria concertazione con gli enti territorialmente competenti.

L’intitolazione dell’aeroporto a una figura così divisiva come quella dell’ex premier Silvio Berlusconi rappresenta un ulteriore elemento di frattura nel dialogo tra le diverse forze politiche italiane. Da una parte vi è chi sostiene la scelta come un doveroso omaggio ad uno degli uomini politici più influenti degli ultimi decenni in Italia; dall’altra vi sono coloro che vedono nell’intitolazione un atto provocatorio e divisivo.

Mentre il dibattito pubblico sull’intitolazione dell’aeroporto continua ad infiammarsi, gli occhi sono puntati sul TAR per vedere se accoglierà o meno il ricorso presentato dalla giunta comunale milanese e dagli altri comuni coinvolti. La questione sembra destinata a rimanere al centro del dibattito politico nazionale ancora per qualche tempo.

Il Comune di Milano si associa al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. «Ci siamo associati al ricorso come altri comuni», ha detto il sindaco di Milano: ‘Quello che posso dire –  è che confermo che siamo associati al ricorso.

E’ la conferma ufficiale della mossa della sinistra mirata a delegittimare memoria e operato di uno dei protagonisti della scena politica e della storia sociale del Paese. Il ricorso presentato va contro la decisione assunta democraticamente a seguito di una regolare votazione nel Consiglio Regionale della Regione Lombardia, a cui poi ha fatto seguito tutto l’iter burocratico mediante la società che gestisce lo scalo.

Sala conferma che ha approvato il ricorso contro l’intitolazione dello scalo di Milano Malpensa al Cavaliere, dando  seguito all’iniziativa dei  comuni aderenti al Cuv, che insistono sul territorio sul quale insiste, con le sue pertinenze, l’aeroporto. Risale a luglio la notizia del ricorso al Tar contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi da parte di 9 città, aderenti al Cuv, consorzio urbanistico volontario composto da 9 comuni: Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Gola Secca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino.

Pronta la replica della Lega, che all’annuncio del sindaco milanese in una nota commenta la decisione del Comune sottolineando: «Milano è ormai tra le città più insicure d’Italia, da anni non trova una soluzione per il nuovo stadio e ha addirittura perso la finale di Champions 2027 rimediando una figuraccia internazionale. In più ha deciso di tassare e penalizzare i cittadini che non possono permettersi un mezzo di trasporto – a due o a quattro ruote – ultimo modello. Eppure la priorità di Giuseppe Sala e della sua Giunta è cancellare l’intitolazione a un grande milanese come Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa. Viva la Milano che guarda al futuro e non ha tempo da perdere».

A far riflettere sul caso sono anche le parole del presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, che su vicenda, recriminazioni e ricorsi, ha rilevato: «Silvio Berlusconi è stato un grande imprenditore, politico e soprattutto uomo delle istituzioni, un visionario che ha modernizzato l’Italia e che ha rilanciato il pensiero politico popolare, liberale e riformatore. Fare ricorso contro l’intitolazione di Malpensa al Cavaliere e schierare il Comune in una tardiva e stucchevole polemica politica sul nome di Berlusconi è una scelta miope, sbagliata, che non fa onore a Milano. Qualche mese fa dicemmo che il nome era quello giusto, ma fu sbagliato il metodo. Oggi, più che mai, ribadiamo la necessità di lavorare al rilancio della città. Alla soluzione dei suoi problemi. E a valorizzare ciò che unisce, e non quello che divide. Per  questo invitiamo il sindaco Sala a non alimentare sterili polemiche su un nome che è un grande patrimonio ideale per Milano e l’Italia».

Arrivano anche le parole di Fedele Confalonieri, amico e collaboratore di una vita del Cav. Parole che fanno riflettere. «Berlusconi non ha bisogno di essere onorato in questo modo. È quello che ha lasciato, a prescindere dal “ti dedico la via o la piazza”: ha lasciato una eredità», ha sostenuto a margine della presentazione dell’iniziativa “D’om de Milan” Confalonieri, in merito al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. A me ha cambiato la vita da così a così. E a tanti, forse a tantissimi, a tutti quelli che hanno lavorato con lui, ha cambiato la vita. Berlusconi è questo», ha voluto rimarcare Confalieri, mettendo in mora tutti i sostenitori di iniziative e dichiarazioni che, attorno all’aeroporto di Malpensa, rinfocolano un risentimento che non ha più motivo di esistere e covare, oltraggiando il rispetto per la memoria che si deve, per etica e non solo, a un avversario politico che ha segnato il passo nel cammino della nazione.

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