epa04837754 International Monetary Fund Managing Director Christine Lagarde prepares to speak at a Brookings Institute discussion called 'Financing the post-2015 sustainable development agenda: What are the issues and what is the role of the IMF?' in Washington, DC, USA, 08 July 2015. Lagarde addressed the Eurozone decision to give Greece until July 12 to come up with a finance proposal to address the county's increasing debt. EPA/JIM LO SCALZO

Lagarde guarda alla Grecia con in mente un secondo mandato alla guida di Fmi

Christine Lagarde guarda al ‘nuovo atto della tragedia greca’, continuando a ritenere cruciale una ristrutturazione del debito greco. E lo fa con in mente anche il suo secondo mandato alla guida del Fondo Monetario Internazionale (Fmi): se infatti il salvataggio della Grecia si rivelera’ un successo, per il direttore generale del Fondo si trattera’ di un’importante vittoria e una forte spinta per altri cinque anni ai vertici dell’istituto internazionale. Da quando ha assunto le redini del Fmi, la Grecia si e’ affermata come il tema piu’ scottante, creando  forti divisioni all’interno del Fondo e sollevando molte critiche. La Grecia e’ infatti oggetto del maggiore salvataggio nei 71 anni di vita del Fmi e la prima economia avanzata a fare default su uno dei suoi prestiti. Lagarde ha avviato la sua campagna per ottenere un secondo mandato al Fmi da alcune settimane con  una tempistica non felice, viste le tensioni con la Grecia e i partner europei. Una situazione che spinge Kenneth Rogoff, economista dell’universita’ di Harvard ed ex capo economista del Fmi, a suggerire che la ”confusione attuale rafforza il caso di un successore della Lagarde che arrivi dai paesi emergenti”. Una delle ragioni per le difficolta’ del Fmi nella gestione della crisi greca,  mette in evidenza Rogoff con il Financial Times,  e’ che il primo salvataggio del 2010 e’ stato voluto quando era in carica Dominique Strauss-Kahn, le cui ambizioni a diventare presidente di Francia era ben note. La nomina di Lagarde non ha fatto nulla per rimuovere il sospetto che il Fmi fosse pro-Europa. E necessario mettere in piedi ora un meccanismo per assicurare che il prossimo direttore generale sia dei paesi emergenti,  afferma Rogoff. Il nuovo atto della tragedia greca intanto e’ in corso. E il Fmi e’ alla finestra. Ci sono decisioni difficili che devono essere prese da tutte e due le parti. Decisioni difficili della Grecia sulle riforme e decisioni difficili dei partner europei sulla ristrutturazione del debito mette in evidenza un funzionario del Fmi. ‘Tutti capiscono che il Fmi puo’ essere coinvolto quando queste decisioni saranno prese.

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