L’amarezza e la delusione del Pd

Scontata la sconfitta del Pd a Roma, città e giunta uscente di centrosinistra, messa in ginocchio dall’inchiesta di Mafia Capitale, dove il candidato Roberto Giacchetti è stato doppiato da Virginia Raggi.Clamorosa ed inattesa invece la vittoria dell’altra donna, a Torino, Chiara Appennino che manda a casa Piero Fassino, che aveva ben governato, e che al primo turno aveva accumulato un vantaggio di 10 punti. E’ evidente che in questo caso in parte i voti del centrodestra e della Lega sono confluiti sulla candidata del Movimento 5 Stelle. Doppia e pesante delusione per il segretario del Pd e Premier, Matteo Renzi, che trova una flebile consolazione nella vittoria di Beppe Sala, che conquista Palazzo Marino a Milano, anche se la sua elezione era quasi scontata avendo lo stesso, ben lavorato nella qualità di Presidente dell’Expo. Il centrosinistra riesce a conquistare Varese, storica roccaforte della Lega del bastonato Salvini, ma perde Trieste e Pordenone. E’ un voto sicuramente frastagliato, ma che impone una riflessione alla direzione di via del Nazareno ed al suo segretario. Certamente Renzi alla luce di questi risultati, che sebbene risentano di forti connotati localistici, deve cambiare tattica e smettere con la personalizzazione di una battaglia politica che per lui, alla lunga, soprattutto in vista del referendum di ottobre, potrebbe essere letale.
Andrea Viscardi

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