In una informativa davanti alla commissione Affari costituzionali alla Camera la ministra Luciana Lamorgese è ritornata a lanciare l’allarme per possibili infiltrazioni della criminalità tra le famiglie e le aziende. “La mobilità è il primo rischio da fronteggiare per evitare la circolazione del virus – ha detto la titolare del Viminale citata da Repubblica – occorre, però, una assoluta tempestività nell’erogazione degli interventi pubblici in aiuto delle imprese e delle famiglie. Il contesto pubblico potrebbe prevedere margini di inserimento per la criminalità organizzata a causa del deficit di liquidità, dell’afflusso ingente di capitali pubblici nazionali per la ripresa. In questi giorni sono arrivate oltre 125.000 comunicazione di ripresa attività. I prefetti hanno disposto la sospensione di 1.749 attività per insussistenza dei requisiti, 1600 comunicazioni per prosecuzioni di attività e 45 sospensioni“.
La ministra Lamorgese ha parlato anche dei migranti: “A marzo gli arrivi di migranti sono stati contenuti – ha assicurato l’esponente del Governo – fin dal 23 febbraio sono state attivate le misure per il contenimento del coronavirus sia per le persone che sbarcano sia per quelle che arrivano via terra“. La titolare del Viminale è ritornata sul disegno di legge per regolarizzare gli extracomunitari: “Stiamo lavorando ad una previsione normativa. Dobbiamo far emergere quelli che lavorano in nero in agricoltura ma anche in altri settori come colf e badanti. Non è la regolarizzazione di tutti ma solo quelli che ci servono e non saranno 600.000. Per questo motivo non possiamo parlare di sanatoria“.
Dal Viminale è arrivato il via libera all’applicazione Immuni che consentirà di tracciare eventuali contagiati: “Siamo d’accordo a uno strumento che consente di trovare i positivi ma le esigenze dei dati degli italiani sono irrinunciabili“.