Stellantis, il gruppo degli Elkann (Agnelli) in mano ad Exor che ha ereditato la vecchia Fiat, manda a casa e in cassa integrazione quindicimila operai e dipendenti. Ma nel contempo dà 36 milioni di euro di stipendio al suo amministratore delegato, Carlos Tavares, e 4 milioni di compenso al rampollo della famiglia, Jonn. Ebbene, Landini è rimasto muto. A stigmatizzare il fallimento delle sue politiche sindacali non sono solo membri delal maggioranza di governo. Ascoltare l’intervento di Simona Branchetti, giornalista e opinionista autorevole e sobria, per credere. Con poche parole stronca la nuova, inutile loquela di Landini. “Le sue iniziative sono sconfessate anche dal suo stesso collega sindacalista della Cisl che prende sempre più le distanze”. Incalza la giornalista: “Il vero fallimento sono state le politiche sindacali che non sono state in grado di portare avanti nessuna delle le lotte, in vent’anni di sindacalizzazione dei lavoratori. Pertanto, la “chiamata alla piazza di Landini” è un’ammissione di colpa”.
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