Landini leader Pd al posto di Elly Schlein, certifica un sondaggio affidato a Emg/Adnkronos

‘Dibattiti sul nulla’. Il segretario della Cgil Maurizio Landini taglia così la testa al toro in merito alla sua possibile leadership politica a sinistra. L’ipotesi, che convince più il centrodestra del centrosinistra, non poteva tornare di attualità meglio che per un sondaggio affidato a Emg/Adnkronos.

Un italiano su 4, e uno su 2 tra gli elettori del centrosinistra, vedrebbe bene il leader della Cgil a capo del centrosinistra. In particolare, risponde sì a Landini leader il 42% degli elettori Pd e il 30 di quelli 5 Stelle. Risponde no il 23% degli elettori dem e il 44 di quelli M5s. Semmai è più allarmante per il Pd un altro responso. ‘Tra Landini, Conte e Schlein chi vorrebbe come leader della sinistra?’: il 32% sceglie Landini, il 30 Giuseppe Conte e il 20 Elly Schlein, mentre il 18 non risponde augurandosi magari l’avvento di altri.

Ma il fatto è che Landini per primo non sa pensarsi come leader di partito e di governo. ‘I sindacalisti hanno sempre dato pessima prova di sé ogni volta che sono scesi in politica – commenta con cognizione di causa Massimo Cacciari –. Il sindacalista è tutt’altro mestiere rispetto al politico. È sempre stato così, anche per persone di levatura superiore a Landini’. Non fosse bastata l’esperienza di Sergio Cofferati, che nonostante le piazze milionarie non ha saputo o voluto dare la scalata agli allora Ds, l’attuale leader della Cgil coltiva una visione di ‘coalizione sociale’ abbastanza distante rispetto ai partiti. Più simile, e insieme opposta, al plebiscitarismo meloniano: come sarà il comitato referendario contro il premierato prossimo venturo.

Fatto sta che la segretaria del Pd Schlein non naviga in ottime acque in vista delle Europee. La piazza dem è stata presto dimenticata a opera di quelle sindacali e ancor più di quella femminista, dove tuttavia la leader è rimasta timidamente in disparte per la solita paranoia delle polemiche. ‘La sinistra è mancata, oggi dobbiamo scrivere le nuove tutele del lavoro che sta cambiando’, tenta dunque di recuperare la segretaria dem intervenendo a Napoli a un convegno. Il mantra è sempre lo stesso: ‘Tenere insieme la questione sociale, ambientale e del lavoro di dignità’. Su questo Schlein gioca la sfida di ‘ricostruire un filo di fiducia e credibilità’ puntando a riempire ‘il vuoto di pensiero’ lasciato dalla sinistra.

Saranno le urne a dire se gli elettori sono convinti. E in vista del voto ancora la segretaria non ha sciolto il nodo della propria candidatura come capolista alle Europee: ‘Abbiamo bisogno di costruire liste che provino a rappresentare una visione della società – dice – e per farlo abbiamo bisogno di aprire le porte e le finestre del partito’.

Massimo Cacciari, come detto boccia l’idea di Landini leader della sinistra che emerge dal sondaggio Emg/Adnkronos. ‘Maurizio Landini scelto come leader dagli elettori del centrosinistra? Ma per carità! – commenta Cacciari – I sindacalisti hanno sempre dato pessima prova di sé ogni volta che sono scesi in politica. Il sindacalista è tutt’altro mestiere rispetto al politico, ed è difficilissimo cambiare casacca e fare l’uomo di Stato. E’ sempre stato così, anche per persone di levatura superiore a Landini’.

Secondo il sondaggio Landini potrebbe essere un possibile leader del centrosinistra. In particolare, ha risposto sì a Landini leader il 42% degli elettori Pd e il 30% di quelli 5 Stelle, mentre alla domanda ‘Tra Landini, Conte e Schlein chi vorrebbe come leader della sinistra?’, il 32% ha scelto Landini, il 30% Giuseppe Conte e il 20% Elly Schlein.

‘Landini faccia bene il suo lavoro, che è di contestazione – scandisce Cacciari – anche certamente in prospettiva di Governo, ma principalmente nell’ottica di difendere in modo preciso e puntuale interessi determinati”. Per l’ex sindaco di Venezia, il risultato del sondaggio ‘non è affatto una sorpresa. Chi ha ancora un vaghissimo senso di sinistra molte volte si è rivolto, in situazione di crisi dei partiti di centro-sinistra, ai sindacalisti. E’ accaduto al momento del compromesso storico con Lama, è stato così con Cofferati, 15 anni fa il 90% avrebbe detto Cofferati. Questo perché il sindacalista ha una collocazione geografica che inevitabilmente attira le simpatie di un elettorato o di un’opinione pubblica vagamente di sinistra’, osserva Cacciari.

Conte alla guida del centrosinistra? Cacciari: ‘Ma per carità!’

Invece ‘Conte mi stupisce un po’ di più, ma è sempre stato rappresentante di una fascia intermedia tra sinistra e 5 Stelle, non sfruttata adeguatamente né dai 5 Stelle né dal Partito Democratico per costruire un’intesa di governo o di opposizione. Ma questa fascia intermedia c’è, quindi lo stupore è relativo’. E Conte alla guida del centrosinistra le piacerebbe? ‘Ma per carità! Si tengano la Schlein fino alle europee, sarebbe del tutto assurdo in questo momento un cambiamento di direzione’.

‘Landini leader del Partito democratico? Non pensavo fossero messi così male’. E’ il commento del presidente di Italia Viva, Matteo Renzi, in merito ai risultati del sondaggio Emg/Adnkronos che assegna al segretario della Cgil il 48% del favore degli elettori come leader potenziale del centrosinistra.

Ma l’ex premier fiorentino ne ha anche per la Lega. ‘Firenze è la città meno adatta a ospitare i sovranisti, perché per definizione è la città più universale, che da sempre deve il suo successo e i suoi soldi al fatto di essere al centro di commerci internazionali. L’idea che Salvini porti i leader sovranisti lì significa che Salvini nonostante le frequentazioni familiari di Firenze non ci ha capito nulla. Non è una novità. Salvini e Firenze hanno un rapporto complicato. Sull’ordine pubblico, ho piena fiducia nella piena collaborazione degli organizzatori e delle forze dell’ordine e della prefetta, del questore e di tutti gli altri. Quello che un po’ colpisce è che se noi facciamo i sovranisti l’italia muore, l’italia è per definizione un Paese che ha bisogno della globalizzazione, lo hanno capito tutti e lo capirà anche Salvini prima o poi’, conclude Renzi.

Oliviero Toscani, pur di difendere Elly Schlein dall’esito umiliate del sondaggio Emg/Adnkronos,  che vede gli elettori del centrosinistra preferire Landini alla guida del Pd, insulta tutti gli italiani: ‘La Schlein non è stata ancora capita perché è troppo intelligente per la media degli italiani. In Italia funzionano i tromboni. La Schlein è molto sottovalutata perché essendo troppo intelligente è difficile da gestire. Troppo fine, troppo civile, non dice parolacce, è educata’.

Nell’opinione del fotografo, si sta giocando una partita tra Schlein e il ‘resto del mondo’. L’intelligenza e la finezza contro l’ignoranza: in particolare, risponde sì a Landini leader il 42% degli elettori Pd e il 30% di quelli 5 Stelle. Ebbene, tutti scarsi di intelletto per rapportarsi a una intelligenza, secondo, lui fuori dal comune come quella della segretaria del Partito democratico. ‘Se fossi una donna – sottolinea ancora il fotografo – sarei fiera di avere una rappresentante così, una donna vera. Landini è un bravissimo sindacalista e secondo me potrebbe partecipare con la Schlein a formare una sinistra intelligente’. E su Giuseppe Conte conclude invece molto negativamente: ‘È uno di cui non ci si può fidare’.

Gli elogi sperticati tributati alla segretaria Pd fanno da contraltare ai giudizi irriguardosi – per usare un eufemismo- tributati a Giorgia Meloni, che anzi il fotografo in passato ha più volte insultato. Il suo – aveva tuonato Oliviero nei mesi scorsi – è ‘un governo di ritardati mentali’, di ’deficienti’ aveva detto l’aprile scorso. Insultando la maggioranza degli italiani di centrodestra. Dunque, tirando le somme: al governo ci sono i ‘ritardati’; nel centrosinistra gli ignoranti e poco intelligenti. Per Toscani da salvare esclusivamente Elly Schlein…

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