Il rapporto tra la star cinematografica Maria Grazia Cucinotta e la pittrice Solveig Cogliani avrebbe potuto concludersi con l’inaugurazione da parte dell’attrice dell’ultima personale dell’artista al Vittoriano, intitolata “Roma, la Grande Guerra”. Ma così non è stato. Se durante il vernissage Maria Grazia Cucinotta aveva apprezzato tutte le diciassette opere, di cui dieci inedite, in esposizione, aveva anche tradito una particolare emozione per una di esse, “L’Angelo sulla città”. La pittrice ha dunque deciso di donare il dipinto all’attrice e produttrice cinematografica. Per questo, Solveig Cogliani e Maria Grazia Cucinotta si sono ritrovate nella galleria d’arte Michelangelo di Fabio Cozzi. E l’incontro è presto tracimato oltre l’etichetta. Troppi gli interessi comuni, troppo evidente il parallelismo tra l’impegno dell’una e quello dell’altra, impegno svolto il più delle volte silenziosamente, senza clamore, e dedicato, in particolare, agli aspetti sensibili della maternità, con la Cucinotta dedita, tra l’altro, ad attività svolte al fianco del prof. Riccardo Masetti e la Cogliani coprotagonista con gli artisti di EsosTheatre della performance di teatro e pittura “Mothers’Colors (oltre il blues)” durante la quale si è svolta una tavola rotonda di cui lo stesso Masetti è stato ospite d’onore. E così, mentre nell’aria si comincia a intravedere una collaborazione strutturata nel campo della responsabilità sociale, le due donne hanno voluto sottolineare anche la loro comune origine siciliana. Non a caso, Maria Grazia Cucinotta aveva detto della personale di Cogliani al Vittoriano: “Questa mostra mi fa sentire a casa, mi fa ritrovare nel cuore di Roma i colori forti e luminosi della mia Sicilia. La Sicilia la vedi, la senti, è un messaggio che ti arriva dritto al cuore e promana da queste tele evocando ricordi. E una barca dipinta per me diventa le spiagge e le sere della mia infanzia”.