Si chiude l’anno 2018. Il bilancio è nero. Anzi, nerissimo per il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Doveva essere l’anno della volata finale per la ricandidatura alla guida della Campania. Ed invece il 2018 si chiude il peso di un fallimento politico sulle spalle. E il 2019 rischia di essere anche peggio. Doveva essere l’anno della consacrazione ufficiale del figlio Piero De Luca, catapultato a Roma, con la benedizione di Renzi e Boschi, e in pole per un posto nel sottogoverno. Ed invece: De Luca jr è stato bocciato alle elezioni politiche nel collegio di Salerno e ripescato a Caserta. E’ stato l’anno della pesantissima sconfitta elettorale alle politiche per il Pd di De Luca. Nel 2018 si è chiusa la carriera politica anche del secondogenito Roberto: a febbraio, Fanpage tira fuori in un’inchiesta un video che ritrae De Luca mentre tratta con un affarista lo smaltimento delle ecoballe in Campania. Roberto De Luca è costretto alle dimissioni dalla carica di assessore comunale a Salerno. E non solo: con quel video viene stroncata l’ambizione del secondogenito di indossare la fascia tricolore. Il 2018 è l’anno della revoca dell’incarico di commissario alla Sanità per De Luca: una poltrona che gli avrebbe comodo per le prossime elezioni regionali. Il 2018 è stato anche l’anno del tracollo definitivo del Pd. Senza un partito, il governatore vede sempre più lontana la rielezione.