Era il 6 aprile del 2009 quando l’Abruzzo venne colpito da un terremoto devastante, che avrebbe cambiato per sempre il destino degli abitanti e la storia di una terra. Questa notte, a quasi tre anni di distanza, negli aquilani si è risvegliato lo stesso ricordo, il panico vissuto in quegli attimi eterni, rievocato da una scossa di magnitudo 3.2 che è stata registrata alle 00:11 nel capoluogo abruzzese.
Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 9,6 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Barete, L’Aquila e Pizzoli.
In base alle ultime verifiche, non ci sarebbero stati danni a persone o cose. L’unica conseguenza evidente, a paura degli abitanti, manifestatasi attraverso le numerose telefonate ai centralini delle forze dell’ordine; moltissime le chiamate ai Vigili del fuoco per chiedere come comportarsi, quale fosse l’intensità e l'epicentro; molta gente si è riversata in strada; presi d'assalto i social network dagli utenti aquilani per ottenere informazioni sull'evento sismico.
Un’altra scossa di magnitudo 2.2 è stata registrata alle 5:20. Secondo i rilievi dell'Ingv, ha avuto ipocentro a 9 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Fossa, L'Aquila, Lucoli, Ocre e Rocca di Cambio. Anche in questo caso non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.