Ricercato per traffico internazionale di droga e latitante da 11 anni, Stefano Ferrari, bresciano di 45 anni, è stato arrestato ieri subito dopo il suo atterraggio a Fiumicino, dopo che pochi giorni fa la Corte Suprema della Bolivia, respingendo il suo ultimo ricorso contro il provvedimento di estradizione, aveva decretato la fine della sua latitanza in quel Paese, dove era stato catturato nel 2011 grazie alle indagini svolte dal Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia. La sua libertà in Sud-America avrebbe potuto aver termine già sette anni fa, in Argentina, dove era stato arrestato nel 2005 dalla polizia di Buenos Aires dietro mandato di cattura internazionale. All’epoca, però, l’uomo ottenne dalle Autorità di quello Stato di essere temporaneamente scarcerato in attesa della decisione sulla richiesta di estradizione. E approfittò dell’occasione per far perdere le proprie tracce. I militari del Gruppo Operativo Antidroga riuscirono, nell’aprile dell’anno scorso, ad individuarlo a Santa Cruz, in Bolivia. Di nuovo, dunque, la richiesta di arresto alla polizia boliviana. Gli agenti del posto lo hanno catturato mentre si incontrava, nei pressi dell’aeroporto Viru Viru di Santa Cruz, con un altro bresciano, M.B. di 53 anni, un colombiano ed un argentino. La successive perquisizioni hanno consentito il ritrovamento di un’arma, numerose munizioni, cellulari e materiale vario per la costruzione di doppi fondi per valige.
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