“Il torbido legame tra Berlusconi e Lavitola assume risvolti sempre più inquietanti: ora siamo all’aperta richiesta di una poltrona da Sottosegretario”. Lo scrive il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, sul suo blog commentando l’inchiesta del quotidiano ‘La Repubblica’. “Se l’ex direttore dell’Avanti – aggiunge – è arrivato a pretendere un posto nel Governo, mentre sono state avviate indagini per un giro di escort e ricatti, è chiaro che il premier è in forte debito con lui: Berlusconi venga in Aula a chiarire quali funzioni svolgeva Lavitola e in cambio di che cosa, ma subito dopo ponga fine a questo scempio e restituisca dignità al Paese”.
“Dalle ultime intercettazioni – scrive ancora Belisario – emerge in quadro a dir poco allarmante: Berlusconi ha affidato la gestione dei propri rapporti istituzionali ad un faccendiere, non a caso massone e attualmente latitante, che non si fa scrupoli a parlare in sua vece e a tessere le fila dei suoi interessi politici ed economici. Lavitola è l’eminenza grigia di questo assurdo Governo, il Rasputin della corte di affaristi e truffatori che tiene in pugno lo zar: basti pensare al modo con cui ha minacciato Berlusconi quando ha saputo che le poltrone erano state usate per ‘tamponare altre ferite’. È evidente che Lavitola usa la garanzia del proprio silenzio come arma di coercizione. Berlusconi – conclude Belisario – la smetta di coinvolgere le istituzioni nei suoi sporchi traffici e saldi da privato cittadino i suoi conti con Lavitola e con la giustizia”.