“Ci auguriamo che il ministro Andrea Orlando e il viceministro Alessandra Todde portino a compimento il loro decreto anti-delocalizzazioni selvagge.”, dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. “Mettere vincoli e prevedere una restituzione di risorse da parte delle aziende che spostano impianti produttivi efficienti e redditizi in altri Paesi, dopo aver ricevuto aiuti dallo Stato italiano, per andare alla ricerca di nuovi incentivi e di lavoratori meno costosi e con meno diritti, è il minimo che ci si possa attendere in questa situazione” afferma in una nota. “Pretendere procedure di confronto preventivo e non licenziamenti ‘ad nutum’ di stampo antico, tramite mail o WhatsApp, è un indispensabile segno di civiltà nelle relazioni industriali che ci sentiamo di pretendere. L’atteggiamento miope e predatorio di talune aziende, in questo caso di alcune ‘prestigiose’ multinazionali, va assolutamente fermato e non va confuso con i bravi imprenditori, la stragrande maggioranza, che creano e proteggono il lavoro in Italia”, conclude.
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