“Gli operai che in queste ore stanno manifestando spontaneamente, occupando le fabbriche contro la riforma del mercato del lavoro, hanno ragione. Noi dell’Italia dei Valori siamo e resteremo al loro fianco, non solo perché introdurre i licenziamenti facili è una bestemmia, ma anche perché questo governo sta rendendo la vita della povera gente molto più difficile senza ottenere in cambio assolutamente niente sul piano della ripresa economica”. È quanto scrive sul suo blog il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Negli ultimi anni i cittadini che si sono rivolti alla Caritas, perché non ce la fanno a tirare avanti da soli, sono aumentati del 14%. Ci sono i poveri che sono diventati poverissimi, ma ci sono anche molti che dal ceto medio sono precipitati nella miseria. Possiamo essere bugiardi e dire che grazie alle riforme di Monti la situazione presto migliorerà. Ma se vogliamo essere sinceri dobbiamo dire che invece peggiorerà e quella percentuale crescerà ancora. I disoccupati aumenteranno. Solo tra gennaio e febbraio i cassintegrati sono saliti addirittura del 49%. Gli ammortizzatori sociali, grazie alla badessa Fornero, saranno meno efficaci e comunque milioni di precari non ne usufruiranno domani come non ne usufruiscono oggi”. Spiega Di Pietro: “Le tasse a carico della povera gente hanno già dato la mazzata ai consumi perché nessuno ha più in tasca mezzo euro da spendere. Senza consumi non c’è crescita e senza crescita non c’è occupazione. Infatti, l’Istat ci ha già detto che in questo primo trimestre il Pil sta a -0,5% e siamo ormai ufficialmente e tecnicamente in recessione”. “Il solo dato positivo – sottolinea il leader IdV – è la discesa dello spread che dipende non da fattori concreti, ma dal fatto che i mercati considerano comunque Monti più affidabile di Berlusconi (e vorrei anche vedere!). Non è che ci volesse molto e infatti anche lo spread ha ricominciato a salire”. “Però, signori professori che adesso fate i ministri, un governo che tartassa la povera gente, introduce i licenziamenti facili, non è capace di muovere un dito per migliorare la condizione dei giovani e dei precari e in compenso nemmeno riesce a far andare un po’ meglio l’economia non è un governo da 110 e lode. E’ un governo da bocciatura”, conclude.
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