‘Va assolutamente appoggiato il disegno di legge del Cnel, presentato al Senato, che ha come obiettivo quello di creare, in collaborazione con l’INPS, un codice unico dei contratti collettivi nazionali di lavoro’, dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico. “La possibilità di legiferare – continua – è prevista dall’articolo 99 della Costituzione: ed è un bene, perché è al Cnel che è stato istituito l’archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro. In questo modo, attraverso un codice alfanumerico comune con l’Inps, attribuito a ogni contratto, si possono controllare i flussi delle denunce retributive e contributive, arginare il fenomeno dei contratti pirata e individuare i perimetri merceologici. Come ha ricordato il Presidente del Cnel, Tiziano Treu, si tratta di una iniziativa utile a ‘tracciare una linea di demarcazione fra pluralismo contrattuale e pratica sleale’”. “Non è certo la scorciatoia del salario minimo di legge, che rischia di minare le basi della contrattazione, che può risolvere problemi di questo genere”, conclude.
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