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– “Lo sblocco selettivo dei licenziamenti a fine giugno, lo ripetiamo, è stato un errore.”, dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. “La proposta del ministro Orlando – continua – di prolungarlo fino a fine agosto era più che ragionevole per due buoni motivi: il primo, è che lo sblocco dei licenziamenti sarebbe avvenuto dopo il varo della riforma degli ammortizzatori sociali prevista a fine luglio, e non prima.
Il secondo motivo, è che si trattava di una proposta che, accompagnata in parallelo dal prolungamento della Cassa Integrazione Covid, era economicamente sostenibile. Stando ai calcoli del Centro Studi di Lavoro&Welfare, meno di un miliardo di euro per due mesi di CIG, luglio e agosto. A sostegno di questa tesi viene in soccorso, purtroppo, anche il comportamento della Gkn di Campi Bisenzio, che ha licenziato via mail 422 lavoratori. Parliamo di una azienda ‘visibile’ perché il resto non lo conosciamo e sfugge al controllo. Questo significa che il recente Avviso comune sottoscritto dal Governo con i sindacati va sostenuto da un nuovo intervento che garantisca la sua concreta e puntuale applicazione, a partire dal ritiro dei licenziamenti. La nostra stima per Draghi è molto alta e riteniamo che sia la persona giusta per portare l’Italia fuori dalla crisi.
Vorremmo, però, che l’azione del suo Governo – conclude Damiano – fosse maggiormente caratterizzata da un’impronta di coesione sociale e di difesa dei piu’ fragili”.
