“Occorre un decreto del governo per risolvere il tema del blocco dei licenziamenti. Non c’è più tempo”, così Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail, sulla necessità di trovare una soluzione alla questione in vista dello sblocco dei licenziamenti dal primo luglio. “Tra tre giorni – spiega – il blocco scade e centinaia di migliaia di lavoratori, per tenersi su cifre realistiche, corrono il rischio di diventare disoccupati. Sarebbe un imbarazzante biglietto da visita soprattutto dopo il discorso di Draghi a Barcellona che ha, giustamente, inneggiato alla coesione sociale come elemento decisivo per uscire dalla crisi. Un blocco selettivo da subito non è sufficiente ed è pericoloso. Occorre una misura-ponte di altri due mesi, almeno, come aveva proposto Orlando, che prepari la strada alla selettività”. La nostra proposta è nota: “il blocco deve essere prolungato fine al primo settembre e, in parallelo si deve prorogare la Cassa Integrazione Covid di altre 9 settimane. Secondo i calcoli del Centro Studi di Lavoro&Welfare occorrerebbe meno di un miliardo di euro. Per facilitare le cose può essere anche preso a riferimento l’emendamento al Sostegni-bis, segnalato dal Pd, prima firmataria Carla Cantone, che propone di prolungare la Cassa Covid addirittura di 13 settimane”, aggiunge. “La ripartenza economica è in atto, non oscuriamola inciampando malamente sul blocco dei licenziamenti”.
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