Lavoro ed energia: ‘Appello artigiani a ridurre carico fiscale in bolletta’

Si parla spesso del deficit di competitività delle imprese italiane rispetto alle ‘colleghe’ europee, ma quali sono gli elementi che la condizionano? I principali fattori produttivi per una impresa, soprattutto se piccola, sono lavoro ed energia. Ed è su quest’ultima che puntano il dito le PMI.

L’elettricità costa cara …

Secondo una rilevazione di Confartigianato, associazione che rappresenta le imprese di questo settore, nel 2017 le PMI hanno pagato l’energia elettricaoltre 2 miliardi di euro in più rispetto ai loro colleghi europei.

Ciascun imprenditore paga di elettricità, in media, 2.753 euro in più all’annorispetto alle PMI dell’Area Euro.

Il divario di costi dell’energia con l’Europa è destinato anche a peggiorarevisto che, nel terzo trimestre di quest’anno, l’elettricità per le imprese subirà rincari del 7,6% (+838 euro) rispetto ai tre mesi precedenti e del 5,5% (+618 euro) rispetto allo stesso periodo del 2017, portando a 11.932 euro il costo medio annuo dell’energia per una piccola impresa. Una stangata c’è già stata a luglio.

A gonfiare il prezzo dell’energia per le piccole imprese sono gli oneri fiscali e parafiscali sui consumi di elettricità che incidono per il 40,7% sull’importo finale in bolletta.

Accise e oneri generali di sistema pesano in media per 4.508 euro l’anno sul costo della bolletta di ogni PMI. Ma in alcuni settori manifatturieri, come la lavorazione di gomma e plastica, possono anche superare i 18.000 euro l’anno.

Si tratta, sostiene Confartigianato, di un prelievo distribuito in modo iniquo tra le diverse dimensioni d’impresa: sulle piccole aziende in bassa tensione che determinano il 27% dei consumi energetici pesa il 45% degli oneri generali di sistema, mentre per le grandi aziende energivore con il 14% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende all’8%.

Appello di Confartigianato per ridurre il peso fiscale in bolletta

“Oltre alla flat tax – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – ci sono altri interventi necessari per ridurre le tasse alle imprese: a cominciare dalla riforma del prelievo fiscale sull’energia che rappresenta uno dei fattori di costo più penalizzanti per i nostri piccoli imprenditori, una vera e propria zavorra sulla produttività. Al Governo chiediamo di eliminare l’assurda disparità di trattamento fiscale che penalizza i consumi elettrici delle piccole imprese rispetto alle grandi aziende.

“In pratica – spiega Merletti – ai piccoli imprenditori si applica l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Uno squilibrio incomprensibile che costringe le piccole imprese a caricarsi i costi degli altri utenti. Per alleggerire le bollette elettriche delle piccole aziende bisogna mettere mano a queste disparità di trattamento. Non possiamo più tollerare un sistema tanto iniquo. Il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato e ripartito in modo più equo il peso degli oneri fiscali e parafiscali tra le diverse dimensioni d’azienda”.

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