“La discriminazione non dovrà mai essere un motivo valido per licenziare un dipendente. E’ inaccettabile in qualunque paese civile e quindi anche in Italia”. Ad affermarlo è il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso della trasmissione “L’intervista” di “Sky Tg24”. Per Fornero ”si parla troppo di articolo 18”. Quello che puo’ toccare questo articolo, aggiunge, “è la flessibilità in uscita. Non è giusto legare i lavoratori all’impresa in tutte le circostanze. Non è ottimale che un lavoratore sia stretto all’impresa a tutti i costi”. Ma, aggiunge, “chi perde il suo posto del lavoro deve essere aiutato a trovare un nuovo lavoro e perché no dall’azienda stessa. Questo sarebbe la flessibilità buona”.
Ed inoltre,rispondendo alla domanda sul “modello” di organizzazione del mercato che più apprezzasse, data la preferenza manifestata dal presidente del Consiglio Monti per quello danese, il Ministro ha dichiarato: “Il mio modello è quello di avere nel sistema economico una flessibilità buona”. “Flessibilità buona – ha spiegato – vuol dire la possibilità di trovare subito un altro posto”. “Essere legati a tutti i costi ad un’impresa – ha aggiunto il ministro – non è una situazione ottimale nemmeno per i lavoratori”.
In merito alla sentenza della Cassazione, che ha decretato la possibilità di misure alternative al carcere, in caso di stupro di gruppo, la Fornero ha affermato: ”Bisogna contrastare gli atteggiamenti che fanno violenza alle donne. Non voglio entrare nel merito della sentenza della Cassazione, lungi da me sottolinea il ministro ma “bisogna contrastare gli atteggiamenti che fanno violenza alle donne. Come ministro delle Pari Opportunità ho un programma forte anche su questo. Oltre alla violenza sulle donne che è ancora molto negli atteggiamenti, bisogna puntare sul lavoro delle donne: dove si può costruire prospettive per il paese ed in particolare sul lavoro delle donne”.