La Guardia di finanza di Verona, con il supporto di Inps e Inail, ha scoperto 240 lavoratori irregolari e 7 in nero, tutti di una stessa cooperativa. Il risultato e’ frutto di una serie di controlli volti al contrasto del lavoro sommerso e dello sfruttamento della manodopera che ha avuto come epicentro una societa’ cooperativa operante nel settore dell’assistenza alla persona. Il sistema illecito adottato consisteva nel ricorso a contratti di lavoro autonomo e/o parasubordinato con il fine di mascherare, di fatto, dei veri e propri rapporti di lavoro dipendente; nel riconoscere ai lavoratori regolarmente assunti un livello contrattuale piu’ basso rispetto a quello spettante; nell’impiegare in nero del personale; con un conseguente indebito risparmio per l’azienda. Inoltre, gli accertamenti esperiti hanno consentito di appurare che, per evadere il Fisco, la societa’ cooperativa era solita fare ricorso alla corresponsione di generici rimborsi spese in luogo dei redditi che sarebbero spettati a fronte delle ore di lavoro effettivamente prestate.
I finanzieri hanno contestato alla cooperativa, per gli anni dal 2014 al 2016, irregolarita’ per oltre 830 mila euro (evasione contributiva pari a oltre 300 mila euro nonche’ una base imponibile Inail di oltre 530 mila euro). Il datore di lavoro e’ stato denunciato. Sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per oltre 320 mila euro (oltre 113 mila euro per violazioni alla normativa sul lavoro e oltre 206 mila euro per il mancato versamento dei contributi previdenziali ai dipendenti). Nel 2019 i finanzieri scaligeri hanno scoperto oltre 950 persone impiegate in violazione della normativa sul lavoro (265 lavoratori in nero e 691 lavoratori irregolari) e sanzionato 108 datori di lavoro responsabili dell’impiego illegale di manodopera. Nel 2018 erano state oltre 840 persone impiegate in violazione alla normativa sul lavoro, di cui 644 irregolari e 204 in nero; 61 datori di lavoro verbalizzati.