“Per fortuna in Italia c’è ancora l’art. 18. Che il mercato del lavoro italiano sia più rigido di quello di altri paesi europei è una bufala colossale che va ripetendo solo chi vuole indebolire lo Statuto dei Lavoratori. Sul problema della competitività delle imprese italiane, Marchionne dice cose non vere semplicemente per tirare acqua al suo mulino”. Lo dichiarano il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario e la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione lavoro. “Se le imprese non investono in Italia – proseguono – è perché sono sempre più soffocate dalla mancanza di credito e da un fisco troppo pesante e non certo perché non possono licenziare . Altro che art. 18! La riforma a cui sta lavorando il governo deve essere frutto di larga condivisione e deve avere come obiettivo la creazione dei posti di lavoro, mentre la protezione del reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato e arbitrario, deve continuare ad essere una battaglia di civiltà per tutti. Soprattutto per quei partiti – concludono Belisario e Carlino – che hanno a cuore il futuro dei lavoratori. E quindi dell’Italia”.
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