“Coma si fa ancora a credere alle parole del professor Monti che ha fallito anche sui fondamentali dell’economia del Paese?”. Lo chiede il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori e candidato di Rivoluzione civile, Maurizio Zipponi. “Tutto è partito dallo spread del 2011, sceso solo quando Draghi ha cambiato il comportamento della BCE, mentre il debito ha sfondato il tetto di 2.000 miliardi, la recessione è aumentata e la disoccupazione ha raggiunto livelli record. In un momento di crisi Monti non ha fatto altro che moltiplicare i fattori recessivi. Rimane solo la sua battaglia ideologica contro l’art. 18 e i diritti dei lavoratori, con un aumento spropositato delle tasse sulle piccole e medie imprese e gli artigiani. Non un posto di lavoro in più è stato realizzato, né un euro in più di investimenti. Burocrazia, corruzione, accesso al credito, tagli ai costi della politica erano e sono gli interventi necessari per la ripresa. Di tutto ciò nulla è stato fatto. In questo modo l’Italia è stata collocata fuori dall’Europa dei diritti. È su questo fronte che è indispensabile l’alternativa di governo della lista Ingroia “Rivoluzione Civile”. Vogliamo far prevalere l’economia reale e i diritti delle persone alle speculazioni finanziarie e al disastro combinato dai banchieri”.
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