Lazio e Inter, le insidie maggiori per chi è in vetta

 

In questi giorni si parla tanto della sfida tra Juventus e Napoli, le due squadre appollaiate in vetta alla classifica e che, dopo la sosta, si affronteranno in casa dei bianconeri. Molti parlano di una corsa a due per lo scudetto, ma c’è anche chi contempla la possibilità che altre squadre possano irrompere in questa volata. C’è chi dice che questa Lazio di Petkovic sia molto attrezzata ed è riuscita subito a riprendersi dopo due sconfitte consecutive. Altri, invece, ritengono l’Inter di Stramaccioni quella più accreditata per contendere a Juve e Napoli la corsa al primo posto. I nerazzurri, dopo una partenza tutt’altro che confortante certificata dai capitomboli interni contro Roma e Siena, si è ripresa alla grande e il derby vinto contro il Milan ha portato ad una ventata di fiducia ed entusiasmo. Si sono rincorse tantissime polemiche dopo la stracittadina milanese, con i rossoneri che lamentano ancora dei torti arbitrali, e i nerazzurri che sbeffeggiano i cugini. Perché si sa, in qualunque modo maturi, la vittoria nel derby comporta sempre lo sfottò verso il cugino sconfitto, è un classico delle sfide fratricide. La domanda è, quale delle due squadre può insidiare maggiormente le due battistrada? Ci sono posizioni differenti in merito, c’è chi dice che la Lazio è una squadra più compatta rispetto ad un’Inter che è cambiata molto rispetto agli ultimi anni. Mentre, di contro, c’è chi ritiene che i biancocelesti non siano ancora presenti per puntare al primo posto, invece l’Inter, nonostante sia ancora un punto interrogativo, è abituata a lottare per la leadership. Sono copiose le interpretazioni, ed è scontato dire che solo il campo ci dirà quale delle due avrà la forza di reggere il passo di Juve e Napoli. Sta di fatto che entrambe nell’ultimo periodo, hanno accelerato e hanno evitato la fuga completa delle prime due. I capitolini hanno dimostrato grande temperamento e personalità perché, dopo la sconfitta beffa con il Genoa e il flop nello scontro diretto del San Paolo, si sono subito rimessi in pista piegando sia il Siena che il Pescara, quest’ultimo annichilito a domicilio. Nel tris con cui ci si è imposti all’Adriatico, sugli scudi è stata la giornata per Hernanes e Klose, i due grandi protagonisti e probabilmente gli uomini di maggiore classe di questa squadra. Il brasiliano inventa e realizza, il Panzer tedesco è uno dei migliori finalizzatori del campionato. E non vanno dimenticati Lulic, Candreva (fresco di ritorno in Nazionale), Mauri, Gonzalez, Ledesma, questa squadra, in quanto a nomi, non ha nulla da invidiare a nessuna, ci vuole solo continuità e convinzione per poter puntare in alto. Riguardo all’Inter, in estate è stata completata la rivoluzione che ha portato ad un’altra diaspora dei famosi eroi del Triplete. Via Julio Cesar, Lucio, Maicon, e con Sneijder che sta più tempo fuori che tra i disponibili, è una squadra rinnovata ed entusiasmante e concreta in alcune partite, irritante in altre. È questo che ciò più desta perplessità di questo gruppo, un’instabilità che è deleteria per una stagione in cui, considerando a che velocità viaggiano in testa, bisogna sbagliare il minimo indispensabile. Finora ha subito convinto Cassano, meno Palacio alle prese con dei problemi fisici, Milito a tratti è devastante per poi eclissarsi, Cambiasso è sempre un leader ma lo smalto non può essere quello dei tempi migliori. Insomma, entrambe possono lottare con Juve e Napoli, ma è da valutare la tenuta nel lungo periodo, sicuramente proveranno a fare la voce grossa e ad inserirsi con autorevolezza, fossimo in Mazzarri o in Conte non le sottovaluteremmo.

Maurizio Longhi 

 

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