Accostare Giuseppe Conte alla campagna elettorale per le Europee può apparire eccessivo ma il presidente del Consiglio, al pari di Salvini e Di Maio è in campo per cambiare l’Europa. Non è un caso che ieri dallo studio di Porta a porta abbia bacchettato le istituzioni europee per come stanno affrontando il problema dell’immigrazione, con particolare riferimento a Malta e alla sua politica di ‘rigore’.
Ma il Capo dell’esecutivo si muove a livello istituzionale, parla della Angela Merkel come persona affidabile, di Jean-Claude Juncker come una grande personalità mentre da Parigi sottolineano che l’interlocutore di Emmanuel Macron è Conte, non certo di Maio.
Il premier ha in agenda una serie di viaggi (Ciad, Nigeria, Davos per il forum economico mondiale, Cipro per il Med7) ma forse il più importante appuntamento sarà a Strasburgo dove a febbraio dovrebbe tenere un discorso sull’Unione nell’Europarlamento.
Sulla questione dei migranti Matteo Salvini si confronterà oggi con il suo omonimo polacco a Varsavia in un incontro che precederà il faccia a faccia con l’ultra conservatore Kaczynski, fondatore del partito ‘Diritto e giustizia’, con il quale la Lega vuole allearsi in vista delle Europee.
Salvini e Kaczynski stringeranno sulla possibilità di formare una fronte di partiti sovranisti che potrebbe comprendere tra gli altri i francesi del Rassemblement di Le Pen, gli spagnoli di Vox, gli austriaci del Fpo, i tedeschi dell’Afd. La vicinanza di Salvini con il partito Russia Unita di Putin non dovrebbe rappresentare un problema nel dialogo.