“LE INTELLETTUALI DI PIAZZA VITTORIO”, liberamente tratto da Moliére, è la nuova produzione della Compagnia Valdrada Teatro, che per l’occasione collabora per la prima volta con un regista esterno alla compagnia, Augusto Fornari, dalla cui intuizione scaturisce anche l’idea al cuore dell’adattamento: “Quando rilessi la prima scena de’ “Le Intellettuali” dove due sorelle discutono in maniera accorata sull’opportunità di sposarsi e fare figli in vece di darsi allo studio, all’arte, alla filosofia, mi venne alla mente, prepotente, un’immagine: due donne che discutono, una con l’hijab, una senza.”
Da questa suggestione nasce “LE INTELLETTUALI DI PIAZZA VITTORIO”, che trasforma la famiglia di mecenati descritta dal genio francese in una famiglia italo-iraniana, trasferitasi in Italia dopo la Rivoluzione Islamica del ’79: un evento storico di portata enorme, di cui ci è giunta solo un’eco confusa, ma più che mai attuale, considerando gli ultimi accadimenti internazionali.
La drammaturgia di Chiara Becchimanzi mescola le parole di Moliére a brani del tutto originali: “L’intuizione di Augusto è stata per Valdrada illuminante, poiché era un’occasione imperdibile per trattare uno dei motori drammaturgici che più ci sta a cuore e su cui ragioniamo artisticamente, in varie forme, da anni: il diritto all’autodeterminazione, tema che in Moliére si dirige verso conclusioni dalle sfumature misogine, ma che abbiamo naturalmente declinato in tutt’altra direzione.”
Ecco che le due sorelle, Henriette e Armande, si trasformano in Laleh (in italiano tulipano, interpretata da Giorgia Conteduca) e Azadeh (in italiano libera, interpretata da Chiara Becchimanzi), la zia Bélis diventa Pareesa (in italiano fatata, Giulia Vanni) e il giovane innamorato Clitandre muta in Khodadad (in italiano dono di Dio, Teo Guarini). L’artista Trissotin diventa Trissottani e si trasforma in cineasta pomposo e scroccone (Claudio Vanni) e la cameriera Martine, che nella traduzione italiana di Moliére è veneta, diventa la ciociara Tina, interpretata da Monika Fabrizi. I genitori delle sorelle sono nell’adattamento Ulrica e Kourosh (in italiano Ciro, con un chiaro riferimento a Ciro di Persia) e saranno interpretati da Cinzia Leone e Vittorio Hamarz Vasfi, apparizioni “straordinarie” grazie ad affascinanti soluzioni tecnologiche e alla scenografia proiettabile; ultimo componente della bizzarra famiglia, Daryush (in italiano Dario, non a caso il successore di Ciro), un inserto drammaturgico del tutto originale reso possibile dall’amichevole partecipazione in videochiamata di Stefano Fresi.
Dalle note di regia di Augusto Fornari: “i personaggi sono comici, a volte farseschi, ma galleggiano su un territorio tragico, come in Tartufo, come in Don Giovanni. E il tempo, i quasi 350 anni passati, il “progresso” della società, dei rapporti umani, delle lotte femministe, hanno trasformato il tema de “Le Intellettuali” proprio in una commedia tragica, come Don Giovanni. La messa in scena si sofferma su questo aspetto tragicomico, afflato vitale e misterioso dell’esistenza stessa, mescolando senza timore il farsesco ed il tragico, l’alto e il basso, l’occidente e l’oriente, il Sacro ed il Profano. La forma stessa della messa in scena teatrale è contaminata da altre forme d’arte: installazioni, performance, videoproiezioni, pittura, scultura, musica; in un agone dove le Idee, i grandi Temi, i Principi si rincorrono, si scontrano, si sgretolano per lasciare un campo di battaglia dove fra vincitori e vinti non ci sono contorni ma dissolvenze. E dubbi.”
LE INTELLETTUALI DI PIAZZA VITTORIO
Liberamente tratto da Le Intellettuali di Molière
Da un’idea di Augusto Fornari. Drammaturgia di Chiara Becchimanzi. Regia di Augusto Fornari
Con (in ordine alfabetico) Chiara Becchimanzi, Giorgia Conteduca, Monika Fabrizi, Teo Guarini, Claudio Vanni, Giulia Vanni e con le apparizioni straordinarie di Vittorio Hamarz Vasfi e Cinzia Leone e l’amichevole partecipazione in videochiamata di Stefano Fresi.
Assistente alla regia Germana Cifani, scenografia Fabio Pecchioli, assistente alla scenografia Flaminia Quirci, consulenza musicale Gabriella Aiello, costumi Cinzia Moroni, video Lowstone production, mapping Andrea Cavoli e Ivan Gasbarrini, audio e luci Dario Vandelli.
Produzione Compagnia Teatrale Valdrada. Con il contributo della Regione Lazio per lo spettacolo dal vivo. Si ringrazia Roma Capitale MuseiinComune, Villa di Massenzio e il Centro Culturale Affabulazione.
Dal 28 settembre all’8 ottobre 2023
Teatro Vittoria, Piazza Santa Maria Liberatrice 10, Roma
065781960 – info@teatrovittoria.it