La deliberazione N.1 del 07/11/2024, con la quale la commissione straordinaria revoca la concessione per la progettazione, costruzione, manutenzione e gestione per la realizzazione di nuove sepolture in project financing al raggruppamento d’impresa Batturi-Mazza, con un provvedimento motivato da 40 pagine introduttive ed esplicative, fa emergere un quadro di una gravità sconcertante.
Un quadro in cui la politica è stata totalmente compromessa e degradata a costante mala amministrazione e il Consiglio Comunale è stato privato delle sue funzioni per permettere un’operazione monopolistica, nell’esclusivo interesse di soggetti privati e contraria a quanto previsto dalla legge per i contratti di partenariato pubblico-privato.
Con un progetto viziato nella forma e nella sostanza, il gruppo di impresa Batturi-Mazza garantiva infatti per sé una quantità spropositata di profitti, con un contratto che nei fatti ha addossato i rischi di impresa a carico del comune, tutelando invece il guadagno dei privati.
Il tutto è stato altresì aggravato dai costi raddoppiati per i loculi, i quali sarebbero costati il doppio rispetto al normale, da un cronoprogramma dei lavori assolutamente impreciso e caratterizzato da speculazioni, costi lievitati e non giustificati e infine dalla costituzione di un vero e proprio monopolio dei servizi cimiteriali che ha penalizzato i cittadini e le imprese concorrenti.
Avevamo capito di avere a che fare con un trust economico-politico di natura speculativa e criminale, le 40 pagine della delibera hanno però messo in luce fatti persino più gravi di quelli da noi prospettati.
La sistematica disattesa di tutte le indicazioni del TAR, sia sull’obbligatorietà della consultazione in sede di Consiglio Comunale, sia sull’ammontare dei costi, il mancato rispetto delle indicazioni dell’ANAC, la scelta di tutelare nella costruzione di un’ importante opera pubblica esclusivamente gli interessi privati ed infine l’evidente conflitto d’interessi fra la carica assessoriale e l’attività d’impresa del signor Batturi, circostanze sempre dolosamente negare dall’amministrazione Sgroi, oggi ci mettono davanti ad un dato: l’interesse privato e la mala politica non si fermano neanche davanti alla morte!
Sinistra Italiana considera quanto accaduto una pietra angolare nei rapporti criminali fra malapolitica ed imprenditoria, sui quali aleggia l’ombra della mafia.
Di fronte a queste e ad altre evidenze, come anche l’illegittima concessione degli impianti sportivi allo stesso Batturi, deve necessariamente esserci una presa di consapevolezza.
Non è possibile che beni e servizi pubblici debbano essere ad uso ed abuso di pochi attori privati, i quali speculano ferocemente a scapito dei cittadini.
Da questa vicenda può partire il riscatto della popolazione randazzese, la quale stava per essere privata persino del diritto a una giusta sepoltura.
Non arrendiamoci perché Randazzo non è un bene di pochi ma un tesoro per tutte e tutti!
Pierpaolo Montalto Segretario Regionale Sinistra Italiana
Giolì Vindigni Segretario Provinciale Sinistra Italiana Catania
Pierluigi Magro Segretario SI Randazzo