La quinta edizione del Premio le Maschere del Teatro Italiano, l’oscar del palcoscenico, premia come migliore spettacolo dell’anno Lehman Trilogy di Luca Ronconi il grande maestro del teatro scomparso appena sei mesi fa. La migliore regia va ad Antonio Latella per Natale in casa Cupiello, migliore attore protagonista Eros Pagni per Il Sindaco del Rione Sanità, migliore attrice protagonista Manuela Mandracchia per Hedda Gabler. Due i napoletani premiati il regista Antonio Latella e l’attore Nando Paone per la categoria miglior attore non protagonista con lo spettacolo Don Giovanni di Alessandro Preziosi.Gli altri premiati: miglior attrice non protagonista Monica Piseddu per lo spettacolo Lo Zoo di Vetro, miglior attore emergente Alessandro Averone per lo spettacolo Der Park di Peter Stein, miglior interprete di monologo Giulia Lazzarini per il monologo Muri. Prima e dopo Basaglia, miglior scenografo Ferdinand Woegerbauer per Der Park, miglior costumista Maurizio Millenotti per Il Giardino dei ciliegi, miglior autore di musiche Nicola Piovani per La dodicesima notte, migliore autore di novità italiana Stefano Massini per Lehamn Trilogy, miglior disegnatore di luci Luigi Saccomandi per Il Don Giovanni. Vivere è un abuso mai un diritto di Filippo Timi. Il Premio speciale del Presidente della Giuria è andato a una grande attore del teatro italiano Umberto Orsini. Mentre il Premio Graziella Lonardi Buontempo a Dino Trappetti per la Fondazione la Fondazione Tirelli Trappetti e Tirelli Costumi, storica sartoria italiana nata nel 1964 a cui si deve la realizzazione di costumi per film e spettacoli famosissimi. La serata, è stata organizzata per il primo anno da Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazionale con il patrocino dell’AGIS (Associazione Generale Italiana Spettacolo) ed è trasmessa in diretta differita su Raiuno alle 23 circa, come ormai da tradizione a condurla Tullio Solenghi. Quest’anno erano tredici le categorie in gara: miglior spettacolo di prosa, migliore regia, attore protagonista, attrice protagonista, attore non protagonista, attrice non protagonista, attore/attrice emergente, interprete di monologo, scenografo, costumista, autore di musiche, autore di novità italiana e disegnatore di luci. La giuria in questa edizione era composta da Gianni Letta, presidente di giuria, Rosita Marchese, CdA Teatro Stabile di Napoli, Giulio Baffi, critico de La Repubblica, Maricla Boggio, drammaturgo, Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma, Moreno Cerquetelli, critico del Tg3, Emilia Costantini, critico del Corriere della Sera, Masolino D’Amico, critico de La Stampa, Maria Rosaria Gianni, capo redattore cultura del Tg1, Geppy Gleijeses, presidente Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro Quirino, Enrico Groppali, critico de Il Giornale, Andrea Porcheddu, critico di www.glistatigenerali.com. Il meccanismo del premio inventato dodici anni fa da Luca De Fusco e dal critico Maurizio Giammusso, e fortemente voluto da Gianni Letta, grande appassionato di teatro, vede in una prima fase una giuria di esperti scegliere in una discussione pubblica, le terne dei finalisti che poi vengono votate per posta da una giuria popolare di circa 800 teatranti (attori, registi, scenografi, costumisti, organizzatori).
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