Alberto Zangrillo, rianimatore e primario del San Raffaele non ritratta quanto detto da Lucia Annuziata : “il virus è clinicamente morto” anzi a Radio 24 rincara la dose :” sono rinfrancato dalla forza della verità e da quello che ho studiato, non ho mai decretato la fine del Virus, né invitato la popolazione ad un liberi tutti, ma ho definito il virus “clinicamente scomparso, meno capace a riprodursi e meno aggressivo, e sono convinto fermamente che muovendoci in ottemperanza alle norme vigenti, nel giro di un mese supereremo questo incubo e del dramma che ha comportato, nel rispetto di chi ha affrontato questo mostro e perso la vita”; ” trovo scandaloso che clinici e ricercatori siano divisi in maniera così netta, la qualifica di scienziato non si ottiene solo nei labroatori, perché potrei essere per la mia esperienza molto più scienziaro dei tanti che parlano”.
Dalla parte del professore si schierano Zaia ed il Vice Ministro della Salute Sileri, che sostiene che Zangrillo potrebbe aver ragione, e che Ricciardi dell’OMS non ha ancora visto il monitoraggio dei 21 parametri che dimostrano come i malati non vadano più in terapia intensiva, con un drastico calo delle ospedalizzazioni.
Redazione