L’ebbrezza del potere e i soliti costosi proclami

L’ebbrezza del potere anche se viene condivisa con chi, fino al giorno prima, era considerato nemico, fa brutti scherzi e può creare illusorie aspettative. E’ quanto sta accadendo al neonato governo giallo-rosso. Sia ai grillini che rivendicano una continuità con la loro azione svolta nel precedente governo, sia ai dem che invece parlano di una svolta storica, che allo stato è tutta da capire. Le due parti in campo restano arroccate nei loro fortini circondati dai propri armigeri, pronti a respingere l’assalto dell’altro. Senza dubbio traspare l’imbarazzo e il disagio di un governo non voluto, ma la scelta era obbligata, per salvare il Paese dall’assalto dei’barbari'(espressione del Beppe nazionale).Molti esponenti di governo in questi giorni si affrettano ad annunciare misure delle quali trascurano le difficoltà, per metterle in campo e soprattutto il costo. Sembrano, come per incanto, ciascuno secondo la propria appartenenza politica aver dimenticato gli insuccessi del passato e il prezzo che il Paese ha dovuto pagare per la loro incapacità e/o malafede.Tra i tanti proclami quello che è più degno di nota perché rappresenta una vera emergenza nazionale è quello del Ministro per il Sud, Provenzano, che ha denunciato la povertà educativa dei minori nel Sud Italia. Sembra che sia l’unico ad essersene accorto. Non è così. Tanti scrittori ed opinionisti, per non parlare del cinema e della televisione, da anni denunciano questo fenomeno. Finalmente, ci auguriamo non sia un proclama di circostanza e che qualcuno se ne sia accorto. Parlando di minori non può passare inosservato che tra le priorità del Conte 2 il Pd abbia preteso fosse inserita la costruzione di asili nido per tutti. A tal proposito il neoministro dell’Economia, Gualtieri non ha perso tempo per sottolineare all’alleato di governo che loro erano il governo della flat tax, mentre il Pd degli asili nido. Non sfugge ai lettori e a gran parte dei cittadini che la maggioranza è costretta a coabitare in una casa comune, ma da nemici. Curioso e avvincente il proclama dell’altra componente della maggioranza, Leu, che con il suo Ministro della Sanità dice di voler abolire il superticket introdotto dal governo Prodi nel 2007. Ma tutto senza spiegare a nessuno dove recupererà i soldi necessari. Ma mi chiedo:’ Dov’era fino ad oggi l’onorevole Speranza? Come mai solo oggi, da Ministro in carica si è ricordato del supertiket? Mistero o opportunismo? Potremmo citarne a bizzeffe di affermazioni azzardate, tendenti a mettere in risalto la propria appartenenza politica, più che la linea concreta che il governo potrà realmente portare avanti. Di sicuro spetterà al Premier riportare i sogni o i proclami illusori nell’alveo della realtà della finanza pubblica. Del resto l’Europa ha espresso gradimento senza alcun indugio per il Prof, Avvocato degli italiani.

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