Il mistero sul possibile finanziamento da parte della Russia di Putin alla Lega si infittisce ancora di più. Dopo l’inchiesta de L’Espresso, tocca a BuzzFeed riaprire il caso con la pubblicazione di una segretissima registrazione di quella riunione. L’audio sembra essere la prima prova di questo finanziamento che la Lega sin dai primi momenti ha sempre negato. In questi vocali si sente l’ex portavoce di Salvini e alcuni esponenti del Cremlino ripetere: “Vogliamo cambiare l’Europa e la nuova deve essere molto più vicina alla Russia“.
Il possibile finanziamento da parte della Russia di Putin alla Lega è stato dimostrato anche da questo audio della riunione svolta a Mosca e durata poco più di un’ora. Nel summit – fa sapere BuzzFeed – si è parlato di un gigante dell’energia russo per vendere 3 milioni di tonnellate di petrolio all’Eni per il valore di 1,5 milioni di dollari. Proprio questo affare ha portato nelle casse del Carroccio 65 milioni di dollari. Operazione che il partito di via Bellerio non ha mai confermato tanto che Matteo Salvini si è rifiutato di rispondere alle domande di BuzzFeed.
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L’indiscrezioni di BuzzFeed ha provocato diverse reazioni nel mondo della politica. Matteo Renzi parla di “uno scoop clamoroso o di una fake news pazzesca” mentre Zingaretti chiede “un chiarimento della vicenda il prima possibile“. Intanto Matteo Salvini si prepara a querelare il sito: “Come fatto in passato, presenterò una querela anche oggi e in futuro. Non ho mai preso un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia“.
L’interrogazione sui fondi russi alla Lega si è trasformata di fatto in una battaglia tra il Pd e la presidente del Senato Casellati.
Dopo la diffusione di un audio in cui si sentono alcuni emissari della Lega contrattare con i russi forse per ottenere fondi in vista delle europee, le opposizioni politiche hanno chiesto un’audizione urgente per fare chiarezza su un episodio che, se confermato, sarebbe gravissimo. L’episodio, riportato da BuzzFeed, risale ai tempi della visita di Matteo Salvini a Mosca, dove ha incontrato gli imprenditori.
Ad agitare gli animi in Senato è stato Alan Ferrari (Pd) che ha ricordato alla presidente come i dem abbiano presentato già tre interrogazioni parlamentari sui rapporti tra la Lega e alti dirigenti russi riconducibili al partito presidenziale. La Casellati ha liquidato la questione evidenziando come le interrogazioni in questione non siano mai state pubblicate in quanto il Senato non può occuparsi dei “pettegolezzi“, ha detto la presidente, dei giornali.