Legge di Bilancio: aumento IVA e coperture prima grana per il ministro Gualtieri

La prossima legge di Bilancio è la sfida più impegnativa che il nuovo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri   dovrà affrontare al Mef, tra vincoli Ue e rilancio della crescita. Dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia alla destinazione delle scarse risorse, passando per la revisione della spesa o gli interventi per crescita e sociale, la Finanziaria sarà un battesimo di fuoco per il neo ministro in un contesto di stagnazione per l’Italia e di rallentamento del pil globale.

Per una manovra ridotta all’osso, con la sola sterilizzazione delle clausole di salvaguardia (23 mld) e le spese indifferibili, e dunque senza nessun intervento espansivo, servono circa 28 miliardi. Tra le risorse il governo può contare su circa 1,5 miliardi di risparmi in arrivo da quota 100 e reddito di cittadinanza, ‘tesoretto’ che tra minori richieste e verifiche di eventuali abusi del reddito potrebbe salire ulteriormente.

 Preso possesso della scrivania di Quintino Sella, Gualtieri dovrà subito intavolare la trattativa con l’Ue, questa volta non da eurodeputato dem ma da ministro dell’Economia. Interlocutore stimato ai piani alti di Bruxelles, il titolare di via XX settembre rappresenta il garante dei conti che dovrà mettere d’accordo le due anime del governo e trattare con Bruxelles cercando di ottenere qualche margine di flessibilità sul deficit ma nel rispetto dei vincoli di bilancio.

 Le coperture dalla Finanziaria potrebbero essere ricercate nella revisione della spesa, ma su questo fronte bisognerà vedere le scelte politiche del nuovo governo. Tutti gli ultimi esecutivi inoltre si sono cimentati con esiti fallimentati in piani di sfoltimento delle quasi 800 detrazioni-deduzioni fiscali per un valore complessivo di oltre 300 miliardi. Bisognerà vedere se il governo della svolta vorrà percorrere questa strada.

 Sorprese positive dovrebbero arrivare in termini di risparmi sul pagamento degli interessi sul costo del debito per circa 2 miliardi: fin dalle primissime trattative l’ipotesi di un governo Pd-M5S è stata accolte favorevolmente dai mercati come dimostrato dal crollo dello spread anche al di sotto dei 160 punti.

 La Legge di Bilancio va approvata in Consiglio dei ministri a metà ottobre per poi essere trasmessa al Parlamento e alla Commissione europea. Le Camere hanno tempo fino al 31 dicembre per l’approvazione. Ma già il 27 settembre con la Nota di aggiornamento al Def il Mef metterà nero su bianco le stime su conti pubblici (deficit e debito) e le previsioni di crescita che faranno da ossatura alla prossima Legge di Bilancio.

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