Legge di Stabilità, Grilli: “Non sarà una nuova manovra”. Rinviato ddl esodati

“La legge di stabilità non avrà il carattere di una nuova manovra”. Il ministro dell’Economia  Vittorio Grilli, rassicura i sindacati nel corso dell’’incontro a Palazzo Chigi, sostenendo tuttavia che “che  il provvedimento in questione ha obiettivi che richiederanno risorse anche aggiuntive per finanziarli”.  In primis, quello di evitare l’aumento dell’Iva. In secondo luogo sarà importante incentivare il miglioramento del sistema economico.

Per quanto riguarda i costi, la legge di stabilità varrà secondi Grilli, tra i 10 e i 12 miliardi di euro, di cui  “6,5 miliardi serviranno per evitare l’aumento dell’Iva”.

“Le risorse della legge di stabilità – ha proseguito  il ministro dell’Economia- saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle ‘tax expenditures’”.

Tra i diversi obiettivi della legge di stabilità, come riferito da Grilli, c’è anche quello di assicurare un fondo ad hoc per gli esodati.

 

 

Viene ancora bloccato l’affitto e l’acquisto di nuovi immobili (se non per realizzare un vantaggio) da parte di tutte le amministrazioni pubbliche.  Stop anche all’acquisto e al leasing di autovetture. Stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.

Per gli aumenti salariali aziendali dati “in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativà”  è prevista nel 2013 una tassazione al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi. E’ previsto uno stanziamento massimo di 1.670 milioni nel 2013 e 526 milioni nel 2014.

 

Esodati. La Commissione Bilancio della Camera ha constatato l’assenza di coperture finanziaria del ddl Damiano sugli esodati, così come dichiarato dalla Ragioneria di Stato che ha bocciato il provvedimento,  ma non ha espresso parere negativo ad esso. Ha rinviato invece il  il testo alla Commissione Lavoro affinché lo modifichi, come riferito dal relatore Pier Paolo Baretta (Pd).

 

Comuni. Dura la reazione delle amministrazioni comunali. “Nell’incontro di oggi il governo ha prospettato un taglio complessivo di 10 miliardi, senza spiegare però in quali ambiti verranno fatti. I Comuni però dicono basta, nel senso che non sono più in grado di sopportare altre decurtazioni alle dotazioni”, ha dichiarato Wladimiro Boccali dell’Anci (sindaco di Perugia) al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi. “Se il governo vuole insistere su questa strada – ha aggiunto il primo cittadino – allora sarebbe bene che lo dicesse con chiarezza ai cittadini”.

 

Sindacati. Ed anche i sindacati restano sul piede di guerra. Intanto sulla legge di stabilita’ scendono in campo i sindacati: “Se non ci saranno risposte su reddito e lavoro nella legge di stabilità, andremo avanti con la mobilitazione fino allo sciopero generale”, minaccia, Susanna Camusso, durante il sit-in a Montecitorio in difesa degli esodati. “Abbiamo il sospetto – aggiunge Camusso- che sia un’altra manovra mascherata”. “Ciò che credo che oggi gli vada detto – continua – è che lo spazio per ulteriori tagli non c’è, anzi dovrebbe essere la stagione per iniziare a restituire qualche certezza”.

A chi le chiede se lo sciopero sarà unitario,  il leader di Cgil risponde “chiedetelo a lui”, indicando il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni.

 

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