Legge elettorale. Commissione Senato: sì a preferenze e premio coalizione

E’ stato adottato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato il testo base per la riforma della legge elettorale, proposto da Lucio Malan (Pdl), che prevede le preferenze e un premio del 12,5% alla coalizione.  A favore hanno votato Pdl, Udc, Lega e Cn. No da Idv e Pd. 

Schifani. Parla di passi avanti Renato Schifani, secondo cui tale riforma costituisce una svolta: “Confido – ha aggiunto – nella collaborazione tra i gruppi per la massima convergenza anche se sui due terzi del testo c’è  già”. “Farò di tutto – ha concluso – perché entro fine mese questo testo possa approdare in Aula”. Intanto si attende l’esame sulla riforma della legge elettorale dopo che è  stato adottato come testo base il ddl a firma del senatore del Pdl Lucio Malan. Il termine per gli emendamenti è stato, infatti, fissato a mercoledì sera alle 18.

Il presidente Vizzini ha precisato in merito ai tempi per l’esame della legge che ‘sentirà i capigruppo “perché credo che a noi una settimana basti ma qualcuno mi fa notare che ci sono le elezioni in Sicilia e quindi vedremo”.

Parisi (Pd).  “Il pericoloso ritorno alle preferenze si prospetta come la prevedibile sconfitta inferta a Bersani dal suo principale alleato Casini a seguito di divergenze da sempre note. Ma il ritorno ad un impianto proporzionale e la difesa di una parte eccessiva di parlamentari nominati – la parte invece che nei due testi oggi esaminati dal Senato era comune – corrisponde invece all’obiettivo tenacemente perseguito nel tempo dal gruppo dirigente del Pd con l’aiuto di Casini e Berlusconi”.

“I cittadini che hanno chiesto col referendum la fine del Porcellum e il ritorno alle regole da essoabrogate – continua Parisi- debbono sapere che la loro richiesta non è stata neppure presa in considerazione nè da Casini e Berlusconi che ad essa si sono sempre opposti, ma neppure dal Pd che non ha fatto neppure finta di sostenerla’”. ”Le rappresentanze democratiche territoriali – sappiano che mentre a loro venivano imposti a tamburo battente tagli nelle spese e negli organi delle autonomie, i loro capi romani in assoluta concordia, non hanno tagliato un solo posto in Parlamento, e reintrodotto invece il finanziamento pubblico dei partiti. Spero che le prossime primarie del centrosinistra riescano a discutere anche di questo, oltre a scegliere il candidato ad un posto oggi ancora inesistente. Sia che la commedia della legge elettorale protratta dai capipartito oltre ogni decente scadenza democratica approdi da qualche parte, sia che tutto finisca nel nulla e si resti nella scandalosa situazione attuale”, conclude Parisi..

Vizzini. “E’ positivo che sia stato approvato un testo base da parte della commissione Affari costituzionali sulla legge elettorale, un testo che recupera il rapporto eletto elettore, penso però sia passato il metodo certamente più difficile da governare sul piano etico e se questo dovesse essere il testo finale bisognerà prendere degli accorgimenti in questo senso”, ha detto il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini al termine della riunione della commissione sulla legge elettorale. “Questo, ha ribadito, “perche’ rischiamo di importare un virus che e’ infettivo perche’ il virus che stiamo importando e’ quello delle preferenze”.

Cicchitto. “Il risultato è molto positivo. Finalmente la riforma della legge elettorale è stata approvata in una sede parlamentare e ciò prova che c’èun impegno reale di tutte le forze politiche”, commenta per il Pdl  il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto.

 

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