Legge Elettorale. Passa la mediazione Calderoli, giovedì voto in commissione

 

La commissione Affari costituzionali del Senato potrebbe votare giovedì prossimo un testo base sulla riforma della legge elettorale.  Si tratterebbe di un importante ‘punto di partenza e non di arrivo’, come sottolineano sia Pd che Pdl, ma che rappresenta comunque ‘una speranza’. E ironia della sorte, dopo mesi di trattative, la ‘quadra’ è stata trovata proprio grazie alla mediazione del papà del Porcellum. Il modello messo a punto da Roberto Calderoli, inventore dell’attuale sistema elettorale che bisogna assolutamente eliminare, e su cui si sarebbe trovata una prima importante sintesi può essere definito ‘spagnolo corretto all’italiana’: piccole circoscrizioni con mini-liste di massimo tre candidati, premio di maggioranza alla coalizione che supera il 45%. Ancora irrisolto il nodo preferenze e collegi. Ma comunque un importante passo avanti che può consentire ai due relatori del provvedimento, Lucio Malan (Pdl) ed Enzo Bianco (Pd) di arrivare a un testo da presentare giovedì. E in molti sperano che il testo Calderoli possa incassare l’ok di Pd, Pdl e Lega.  Carlo Vizzini, presidente della commissione, ci crede. “Mi aspetto che giovedì ci sia più di uno spiraglio di poter votare un testo base dal quale si possa partire”. “Valuteremo il testo base, lo voteremo – ha spiegato Vizzini – e poi parleremo con Schifani per capire se tutto questo è sufficiente per calendarizzare in aula il provvedimento e affrontare lì le modifiche o se deve proseguire l’esame in commissione”. Il presidente non nega l’esistenza di problemi legati a “collegi o preferenze” e ricorda che “il Porcellum da tutti rinnegato qualche amante ce l’ha sempre”.

 

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